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Andersen fa quello che vuole, Peschetola fuori categoria: le pagelle dell'Inter

Marocco e Perin imprescindibili sulle corsie, capitan Peretti è ovunque

Andersen fa quello che vuole, Peschetola fuori categoria: le pagelle dell'Inter

A sinistra Peschetola e a destra Andersen, trascinatori dell'Inter di Zanchetta

Una reazione serviva, una reazione è arrivata: l'Inter si prende il derby, rispedisce il Diavolo negli Inferi e si ricandida come prima inseguitrice della coppia di testa Spal-Roma. Ai nerazzurri basta un gol in avvio di Stante per piegare un Milan fin troppo fragile, da cui si salva solamente Nava. Tra i padroni di casa spiccano invece Andersen e Stante, mentre sono da menzionare anche le prove dei due terzini - Marocco a destra e Perin a sinistra - e di capitan Peretti, decisamente super nel non lasciare neanche mezzo centimetro a Rossi, in prestito dalla Primavera di Federico Giunti.

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Botis 6 Nei primi quarantacinque si sporca i guantoni giusto in un'occasione, ovvero un tiro a dir poco velleitario da oltre trenta metri. Gioca in sicurezza con i piedi, dando anche indicazione alla retroguardia da vero leader. Nella ripresa la trama è sempre la stessa: se non altro andrà a letto con la consapevolezza di aver mantenuto la porta inviolata, pur non essendo stato chiamato a particolari interventi di rilievo.
Marocco 7 Parte ben accorto, dando man forte a Stante e raddoppiando quando necessario. Il vantaggio dei suoi è per lui la svolta, visto che trova molti più spazi per attaccare diventando quasi imprendibile. Lo dimostra al 24', quando si beve Incorvaia e offre un cioccolatino ad Andersen. Nella ripresa fa quel che vuole sulla destra: discese palla al piede, interventi in scivolata e qualche chiusura anche determinante. Prova di carattere.
Perin 7 Dalla sua parte trova un Elia in giornata no, lui ha l'intelligenza di capirlo subito e di attaccarlo costantemente. Il risultato sono un paio di crosso al bacio nel primo tempo, dopodiché una discesa trionfale nella ripresa che non regala il raddoppio a causa di un intervento eccezionale di Nava. Prestazione importante sulla falsariga di quella di Marocco, dunque una cosa è certa: Zanchetta potrà dormire sonni tranquilli da qui alla fine della stagione.
Uberti 6.5 Da regista è preciso e ordinato. Pur senza strafare si fa sempre trovare al posto giusto, dettando i ritmi e piazzandosi con personalità davanti alla coppia Stante-Peretti. Nella ripresa, complice l'ingresso di Biral per Peschetola, avanza sulla trequarti laddove tecnicamente entra più nel vivo della partita. Va anche per due volte vicino alla conclusione, ma in entrambi i casi i suoi tentativi sono stati fermati sul nascere (43' st Ronco sv).
Stante 7.5 Se nel suo compito abituale - ovvero difendere - è quasi impossibile valutarlo vista la mole di gioco creata dal Milan, in fase offensiva risulta dannatamente decisivo. È infatti suo il gol che decide il derby: un colpo di testa delizioso per impatto e scelta di tempo. I restanti minuti lo vedono praticamente perfetto negli interventi, lasciando solamente briciole ad Anane prima e Condello poi (33' st Stankovic sv).
Peretti 7 Guarda in faccia Rossi, lo studia e se lo mette in tasca. Il capitano nerazzurro la nasconde al nove del Milan, vincendo a mani basse un duello ravvicinato che lo vede assoluto protagonista. Dopodiché gioca una partita di normale amministrazione, non rischiando praticamente nulla e formando con Stante un'ottima coppia. E se la coppia con Stante dovesse dimostrarti all'altezza - come prevedibile - fino alle fasi finali, anche per quanto riguarda la zona centrale del campo Zanchetta non avrà molto di che preoccuparsi.

Il 4-3-1-2 disegnato da Andrea Zanchetta: spiccano i terzini Marocco-Perin, il diez Peschetola e la mezzala destra Andersen


Andersen 7.5 Sul centro-destra sa come giganteggiare: chiedere a Bjorklund, protagonista di una buona gara ma decisamente in balìa della mezzala danese. Prova di personalità, quantità ma soprattutto qualità: la dimostra andando vicino al gol in ben due occasioni, ma in entrambi i casa è stato Nava a rubargli la scena. La ripresa lo vede spostato in mediana: da regista si vede inevitabilmente meno in zona gol, ma dalla sua parte non fa passare praticamente nulla.
Kamate 6.5 Abbastanza bene in fase di non possesso, visto che crea superiorità numerica e dalla sua parte non passa praticamente nessuno, meno bene in fase di costruzione, laddove evidenzia le lacune più evidenti. Regge poi il colpo nella ripresa: quando i ritmi calano sale in cattedra, giocando una partita di grande cuore e abbastanza ordinata. E in un secondo tempo come quello del derby, è evidente che vada più che bene così.
Owusu 6.5 Che sia un fuori categoria lo dicono le statistiche e i numeri, ma dalla sua ha la capacità di averlo dimostrato. Non tanto in fase realizzativa, visto che non trova praticamente mai la porta, quanto nella personalità: è infatti bravo a capire fin da subito la tipologia di partita alla quale sarebbe andato incontro, tant'è che lotta come un dannato e non si tira mai indietro anche quando c'è stato da fare del lavoro sporco.
Peschetola 7 Altro fuori categoria, questa volta di fatto visto che è alla prima presenza stagionale con l'Under 18. Complice un lunedì di riposo in virtù della squalifica rimediata in Primavera, il trequartista si cala perfettamente nel ruolo lasciato libero da Carboni e Quieto, entrambi convocati con la Nazionale Under 17. È suo l'assist che decide la partita: una pennellata perfetta che pesca l'inserimento di Stante, la ciliegina sulla torta in una partita da incorniciare. Dopodiché si fa ammonire per simulazione, poi va vicinissimo alla gioia personale al 26' e soprattutto dopo tre minuti della ripresa, quando chiama Nava agli straordinari.
17' st Biral 6.5 Si piazza sul centro-destra e, in un momento della partita decisamente delicato, offre un apporto non indifferente sotto il punto di vista tecnico. Passano parecchi palloni tra i suoi piedi, mentre risulta anche utile in fase di non possesso.
Sarr 6.5 Sulla falsariga di Owusu, capisce in fretta la tipologia di partita e si adegua. Dalla sua, tuttavia, resta un assist delizioso che porta Peschetola al tiro nel primo tempo. Se non altro si sacrifica lottando su ogni singolo pallone, dimostrando cuore, grinta, perseveranza e veemenza. I gol arriveranno, intanto in un derby di questo tipo va più che bene così.
All. Zanchetta 7 Dopo un approccio leggermente più complesso del previsto cala gli assi. La scelta di Peschetola - probabilmente sua e dell'intero staff nerazzurro - gli dà ragione, visto che il fantasista risulta uno dei migliori in campo. Bene anche le scelte nella ripresa, quando avanza Uberti e sposta Andersen in cabina di regia, aumentando il peso e i centimetri nella zona nevralgica. Tre punti d'oro, ottenuti appena tre giorni dopo il ko di Bergamo contro l'Atalanta e che lanciano i suoi nerazzurri all'inseguimento della coppia Spal-Roma.

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