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Stante spedisce il Diavolo negli Inferi: Milano è nerazzurra

Un super Nava salva i rossoneri dall'imbarcata

Stante spedisce il Diavolo negli Inferi: Milano è nerazzurra

L'esultanza di Stante, match-winner nerazzurro in festa assieme a Sarr

Un'Inter versione Dante giganteggia nell'Inferno rispedendo il Diavolo negli Inferi, portandosi a casa il derby col minimo sforzo (1-0), ripartendo alla grande dopo la sfortunata trasferta di Bergamo di domenica scorsa, accorciando le distanze dalla coppia di testa Roma-Genoa e rispedendo a -3 i campioni d'Italia in carica del Genoa. La Beatrice dei nerazzurri è Stante, il cui colpo di testa rende giustizia alla punizione magistrale calciata da Peschetola - in prestito dalla formazione Primavera di Cristian Chivu - e non lascia scampo a Nava, migliore per distacco tra i rossoneri e autore di una prestazione da incorniciare. Le parate del proprio numero uno sono l'unica nota lieta per il Milan di Terni, mai veramente in partita se non per i primi otto minuti: sesta sconfitta stagionale per i rossoneri, che vedono così allontanarsi la zona playoff dopo una rincorsa culminata con la vittoria sulla Spal, ma resa più complessa dagli ultimi due pareggi contro Ascoli ed Empoli.

ASSEDIO

L'approccio migliore è del Milan, schierato con un 4-3-1-2 che sembra cogliere di sorpresa l'Inter: l'asse centrale Marshage-Boni si muove a elastico, le mezzali Foglio e Bjorklung creano densità al centro e chiudono bene gli spazi in fase di non possesso, faticando però nell'innescare i due centravanti Rossi e Anane. Il rombo di centrocampo nerazzurro, capitanato da Uberti e forte di un Peschetola in più come rifinitore - in prestito dalla formazione Primavera di Cristina Chivu - ci mette otto minuti esatti per entrare in partita, ma quando lo fa si dimostra subito decisivo. La conseguenza primaria è il gol del vantaggio, dopodiché è un assedio nerazzurro. La prima azione manovrata nella metà campo rossonera concede a Peschetola di dimostrare con un calcio di punizione tutte le proprie qualità balistiche: il mancino dalla trequarti di sinistra pesca perfettamente Stante, che con un inserimento alla Skriniar non lascia scampo a Nava e di testa fa 1-0 (8'). Il sigillo nerazzurro ribalta quanto visto in avvio, con l'Inter padrona del campo e il Milan costretto a guardarsi le spalle. Il reparto rossonero più sotto pressione è la difesa, che soffre la salita in cattedra dei terzini Marocco e Perin - incubi per Incorvaia ed Elia - ma soprattutto di Andersen, visto che la mezzala danese crea non pochi grattacapi al duo Camarà-Di Maggio e va vicina al gol per ben due volte: prima impegna Nava con un bel destro da fuori (15'), poi non riesce a finalizzare un'azione corale di Marocco facendo fare bella figura ancora all'estremo difensore rossonero (24').

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VECCHI PROBLEMI

Cercando il pelo nell'uovo del primo tempo nerazzurro, è evidente che sia l'attacco il reparto dal quale è mancata qualcosina di più. Chi ringrazia è il Milan, incapace di creare pericolo significativi per Botis e graziata dal destro poco preciso di Owusu, quando al 40' - dopo il pasticcio di Elia - raccoglie il pallone di Kamate e conclude a lato. La seconda frazione prosegue sulla falsariga della prima: Inter in avanti ma tradita dalla precisione e Milan in difficoltà in occasione degli attacchi dalla parte destra. L'ingresso di Anut per un disastroso Elia - con conseguente spostamento di Camarà sulla corsia di destra - col senno di poi cambia ben poco, visto che l'Inter sfiora il raddoppio proprio sfondando da quella parte: Perin sfonda sulla sinistra e serve Owusu, che da ottima posizione non trova l'impatto giusto col pallone; sul pallone vacante si avventa Peschetola, il cui mancino a botta è però disinnescato da un intervento miracoloso di Nava (3'). La restante parte del secondo tempo, pur mantenendosi a chiare tinte nerazzurre, regala decisamente meno emozioni: per buona pace del Milan, reo di non essersi mai affacciato dalle parti di Botis nonostante l'ingresso di Condello per uno spento Anane, e per la felicità dell'Inter, che oltre al tentativo di Kamate al 23' - mancino dai sedici metri controllato senza troppi intoppi da Nava - si limita a gestire il vantaggio.

IL TABELLINO

INTER-MILAN 1-0
RETE: 8' Stante (I).
INTER (4-3-1-2): Botis 6, Marocco 7, Perin 7, Uberti 6.5 (43' st Ronco sv), Stante 7.5 (33' st Stankovic sv), Peretti 7, Andersen 7, Kamate 6.5, Owusu 6.5, Peschetola 7 (17' st Biral 6.5), Sarr 6.5. A disp. Delvecchio, Maiullari, Lubishtani, Straccio, Esposito, Clerici. All. Zanchetta 7.
MILAN (4-3-1-2): Nava 7.5, Camarà 5 (33' st Heffernan sv), Incorvaia 5.5, Elia 5 (1' st Anut 5.5), Di Maggio 5.5 (43' st Luscietti sv), Marshage 6, Bjorklund 6.5 (13' st Pluvio 6), Foglio 5.5 (33' st Montalbano 6.5), Rossi 5, Boni 5.5 (33' st Chiesurin sv), Anane 5.5 (13' st Condello 6). A disp. Bartoccioni, Basilico. All. Terni 5.
ARBITRO: Bozzetto di Bergamo 7.
ASSISTENTI: Manzini di Voghera e Vora di Como.

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