Cerca

Under 18

4 gol in 32 minuti: l'Inter batte i campioni d'Italia

Ronco e Quieto calano la sestina: nerazzurri al quarto posto

4 gol in 32 minuti: l'Inter batte i campioni d'Italia

Dennis Curatolo, centravanti dell'Inter e autore di una straordinaria tripletta

Tre volte Curatolo e Sarr nel primo tempo, Ronco e Quieto nella ripresa: l'Inter ritrova i gol del proprio numero nove, batte con un tennistico 6-3 i campioni d'Italia in carica del Genoa e sale al quarto posto in classifica, tornando così alla vittoria dopo il pari col Torino e la sconfitta casalinga contro la Fiorentina. Una sestina che sa tanto di rivincita per i nerazzurri, che nei primi 32 minuti vestono i panni di un toro inferocito vedendo verde-bianco-rosso - ovvero i colori dello Scudetto cucito sul petto del Grifone, ottenuto in finale contro la Roma dopo aver eliminato nove mesi fa la formazione nerazzurra, allora allenata da Cristian Chivu, a un solo passo dalla finale - e ne fanno quattro chiudendo virtualmente la partita. Ad arrotondare il risultato ci hanno poi pensato i subentrati di Zanchetta, rimettendo le cose a posto dopo i sigilli di Toniato nel primo tempo - rovesciata al volo che non lascia scampo a Basti - e della coppia di Kore-Arboscello nella ripresa, i quali tuttavia non bastano al Grifone per aggiustare un pomeriggio iniziato male che ha visto i rossoblù non riuscire a dare seguito al 5-1 maturato a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

LETALI

L'Inter del primo tempo è una furia, come del resto lo sono tutti gli undici interpreti del 4-3-1-2 di Zanchetta. La differenza la fa l'asse centrale, soprattutto dal centrocampo in su visto che la coppia Stante-Peretti è spettatrice non pagante dello show nerazzurro: il tris capitanato da Cecchini Muller e completato da Biral e Kamate opta per un gioco verticale che è una meraviglia, mettendo in risalto le abilità di Iliev nel dribbling e di Curatolo negli ultimi sedici metri. Nel vantaggio nerazzurro c'è tutto: una transizione partita dai piedi di Cecchini Muller, una verticalizzazione di Kamate, un movimento in profondità di Curatolo. Quest'ultimo prima induce all'errore tecnico e di lettura di Scala, poi permette allo stesso centravanti di battere con un destro preciso Velcea mettendo a referto l'ottavo gol stagionale in Under 18 (5'). Passano meno di quindici minuti e l'Inter offre un remake degno dell'originale. Dopo il tentativo di Steponavicius - servito con un mancino al bacio da Mata - prontamente parato da un attento Basti, ecco il raddoppio nerazzurro: il duo decisivo è ancora Kamate-Curatolo, con la mezzala che serve ancora in profondità il centravanti che per la seconda volta si fa beffa della difesa genoana e batte Velcea (18'). Per riportare in partita il Grifone - per quasi mezz'ora decisamente in balìa al cospetto dei padroni di casa - serve un episodio, arrivato puntualmente al 25' quando Toniato s'inventa una rovesciata magica e non lascia scampo a Basti, sfruttando un pallone carambolato in area dopo una deviazione della retroguardia nerazzurra. 

CAMBI

Troppo poco per impensierire i nerazzurri, che in meno di dieci minuti calano tris e poker. A rispedire sotto di due gol i rossoblù ci pensa Sarr, fino a quel momento un po' fuori dal gioco ma bravo nel raccogliere il servizio di Curatolo prima di battere Velcea con un mancino sul primo palo (28'), mentre il poker è opera dello stesso Curatolo: il nove nerazzurro è prima caparbio nell'avventarsi sulla respinta del numero 1 genoano chiamato in causa dal tiro di Biral, poi è letale nel firmare la personale tripletta (37'). Nella ripresa le filosofie imposte da Zanchetta e Ruotolo sono inevitabilmente opposte, con l'Inter che prova ad addormentare la partita e il Genoa che preme sull'acceleratore per riaprirla. I rossoblù ci provano abbandonando il 3-4-1-2 e mettendosi a specchio, al fine di sopperire all'inferiorità numerica in mediana che gli è costata il poker nei primi quarantacinque. I frutti di tali scelte si vedono solamente al 20', quando la cooperazione tra Fini e Clerici porta il Genoa a due gol dall'Inter: il primo semina il panico sulla destra, arriva sul fondo ne serve a rimorchio il secondo, che non lascia scampo a Basti e fa 4-2. La risposta nerazzurra arriva dalla panchina, precisamente dal destro di Ronco: il centrale di Zanchetta è abile nel raccogliere la spizzata di Esposito sul calcio d'angolo di Quieto - altro subentrato coi fiocchi - e freddo quanto basta per calare la manita (28'). Nel finale salta ogni tipo di schema: prima Quieto firma il 6-2 con un destro dal limite propiziato ancora da Esposito, poi Arboscello fissa il finale sul 6-3 con un gol a tempo praticamente scaduto.

IL TABELLINO

INTER-GENOA 6-3
RETI (2-0, 2-1, 4-1, 4-2, 6-2, 6-3): 5' Curatolo (I), 18' Curatolo (I), 24' Toniato (G), 28' Sarr (I), 37' Curatolo (I), 19' st Kore (G), 28' st Ronco (I), 42' st Quieto (I), 46' st Arboscello (G).
INTER (4-3-1-2): Basti 6.5, Motti 6 (24' st Marocco 6.5), Pelamatti 6 (32' Perin 7), Muller Cecchini 7 (24' st Andersen 6), Stante 6.5 (11' st Ronco 7), Peretti 7, Biral 6.5, Kamate 7.5 (11' st Uberti 6.5), Curatolo 8.5, Iliev 7 (24' st Quieto 7), Sarr 7 (11' st Esposito 6.5). A disp. Raimondi, Clerici. All. Zanchetta 7.5.
GENOA (3-4-1-2): Velcea 6, Corelli 5.5 (1' st Sarpa 6), Mata 6 (12' st Arboscello 7), Scala 5, Esposito 5.5 (1' st Mele 5.5), Petrella 5.5, Toniato 7 (38' Fini 6.5), Manfredonia 6.5 (17' st Catterina 6), Steponavicius 6, Mosole 5.5, Rimondo 5.5 (17' st Kore 7). A disp. Sattanino, Severi, Gagliardi . All. Ruotolo 5.5.
ARBITRO: Bassoli di Monza 6.5.
ASSISTENTI: Garghetti di Busto Arsizio e Siciliano di Cinisello Balsamo.
AMMONITO: Stante (I).

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter