Under 19
18 Ottobre 2022
UNDER 19 REGIONALE PIEMONTE: Gian Luigi De Martino non commenta la riforma, attendendo «Approfondimenti sull'argomento per metabolizzare»
Apriamo il nostro profilo Instagram che, come ogni settimana, è ricco di messaggi legati ai nostri contenuti: dalle fotogallery alle pagelle, passando per repost di storie e tanto altro. Un messaggio però ci è saltato all'occhio: direttamente da Ovada uno dei calciatori biancostellati dell'Under 19 regionale dell'Ovadese ci chiede:
«Scusate eh, ma noi dell'Under 19 per cosa giochiamo a fare?»
Diventa complicato dare una risposta in questo momento, perché effettivamente l'Under 19 (Regionale e Provinciale che sia) è la categoria che esce maggiormente danneggiata da una riforma che, va detto, è giusta. Dal prossimo anno entrerà in vigore in via sperimentale un sistema di promozioni ai regionali più meritocratico dove sarà l'annata stessa a decidere il proprio destino (i 2008, ora in Under 15, giocheranno per i regionali Under 16 della prossima stagione), ma l'Under 19, essendo in cima a questa piramide, non lotterà per nessun tipo di promozione o salvezza. Ci sarà solo la battaglia per il titolo regionale (comunque prestigioso) o per i vari titoli provinciali (sperando ritorni la coppa Piemonte, passaggio a questo punto indispensabile), ma per il resto poco altro. E gli addetti ai lavori di questa categoria, da venerdì sera, sono letteralmente insorti.
Come largamente raccontato dal nostro giornale e dal nostro sito nei giorni scorsi, la scelta del cambio di format ha allarmato allenatori e dirigenti di numerose società, con il caso che sta divampando e che probabilmente porterà a prese di posizione sempre più nette nelle prossime settimane, quando maggiore chiarezza verrà fatta. La voce che per prima ha tuonato circa questione delicatissima è quella dell’impegnato tecnico del Caselle Mimmo Dellisanti: «Così viene distrutto qualsiasi concetto di meritocrazia, per di più a stagione già cominciata! Chi ce lo fa fare di continuare a lavorare in una categoria già di per sé difficile nel reperimento e nella gestione dei giocatori, quest’ultimi che tra l’altro non avranno più stimoli? Conviene cercare di farmi esonerare e trovarmi una nuova panchina di Prima Squadra a sto punto». Accento posto, in queste dichiarazioni, sui problemi derivanti in capo sia agli allenatori, che ai giovani calciatori che in questa categoria vivono una vera e propria fase di transizione sportiva e non.
Gian Luigi De Martino, tecnico del Gassino (tra le formazioni più in forma del campionato), ha preferito non commentare, nonostante l'amarezza nel tono della voce fosse lampante. Secondo lui serve «Approfondire l'argomento e metabolizzare», risposta lucida in un momento dove la categoria rischia di essere danneggiata.
Rispetto al tema dell’impatto sul campionato in corso il pensiero appare espresso all’unisono. «Con questo nuovo cambiamento, a parte chi lotta per la vittoria del campionato, han reso tutto inutile, non ci sarà più un reale obiettivo», secondo Matteo Curcio, tecnico del Cenisia. Non è da meno Fabio Lombardo, allenatore dell’Ivrea capolista: «Un percorso giusto per il Settore Giovanile, ma non per l’Under 19. Tempo alcune settimane e ci ritroveremo con una decina di squadre giocheranno senza obiettivi, in un calcio da adulti in cui i risultati contano. Auspico quantomeno nei playoff a questo punto».
Si unisce al coro dei colleghi anche il tecnico del Lucento Paolo Scanavino: «Spero ancora in un dietrofront del Comitato, l’obbiettivo della Juniores è formare giovani calciatore, deve essere un ponte di collegamento tra il Settore Giovanile e le Prime Squadre, ma con questo sistema si rischia di far diventare questa categoria un “parcheggio” di giocatori che non ha più stimoli di arrivare ad alti livelli».
Analoga la risposta di Paolo Biolatto, da poco promosso ai regionali con il suo Carmagnola: «Non ha senso che 56 società ai regionali e quasi 150 ai provinciali scoprano una riforma del genere al 13 ottobre. Di fatto da adesso fino ad aprile/maggio ci saranno solo una serie di amichevoli, dopo anni che ci inculcano l'idea di investire sui giovani per lanciarli in prima squadra. Sono tentato di organizzare una petizione o qualcosa del genere: capisco benissimo le motivazioni della riforma, ma la Juniores è una categoria da considerare a parte e non può essere accorpata alle altre Under. Penso al girone C: che motivazioni avremo noi, Trofarello, Valle Po, CArignano e altre? Con che spirito andremo a giocare contro le corazzate Cuneo e Cheraschese?»
Sulla stella lunghezza d’onda segue anche il pensiero di Maurizio Ciniero, tecnico del PSG nonché di una di quelle squadre ai Provinciali che aveva più chance di promozione ai Regionali con le vecchie regole. «Senza una promozione è dura tenere tutti i ragazzi sulla corda. Il nostro obbiettivo come PSG è sempre stato quello di alimentare la Prima Squadra di giovani pronti, ma sarà complicato farlo in una Provinciale non allenante e senza competizione. Si giocherà solo per la gloria di arrivare davanti a le altre ma senza un vero premio. Sinceramente penso che la situazione si evolverà ancora».
Si leva una voce contraria anche dal vercellese, precisamente da un LG Trino che dopo la retrocessione dai Regionali aveva allestito una rosa per puntare al 1° posto nei Provinciali nel campionato in corso: «Si prendono in considerazione i risultati della leva classe 2006, ma le classi 2005 e 2004 che faranno comunque parte delle annate della prossima Under 19 non vengono minimamente prese in considerazione - nota il dirigente Antonio Ferrarotti - con un'impostazione su queste basi non avremmo allestito la squadra che abbia ora e sapere ad ottobre che sono cambiate le regole è frustrante. Non mi sembra affatto giusto vincolare la presenza di un'Under 19 sui risultati dell'Under 17».
Commenti all'articolo
robertomassaro
18 Ottobre 2022 - 21:19
Quando la riforma è peggio della norma attuale. Secondo questa regola assurda del comitato regionale per assurdo si potrebbe avere che la vincente del campionato regionale di quest’anno il prossimo anno giochi nei provinciali perché l’under17 della società retrocede o peggio sia già ai provinciali e non venga promossa ai regionali. L’assurdo
robertomassaro
18 Ottobre 2022 - 21:19
Quando la riforma è peggio della norma attuale. Secondo questa regola assurda del comitato regionale per assurdo si potrebbe avere che la vincente del campionato regionale di quest’anno il prossimo anno giochi nei provinciali perché l’under17 della società retrocede o peggio sia già ai provinciali e non venga promossa ai regionali. L’assurdo
robertomassaro
18 Ottobre 2022 - 21:19
Quando la riforma è peggio della norma attuale. Secondo questa regola assurda del comitato regionale per assurdo si potrebbe avere che la vincente del campionato regionale di quest’anno il prossimo anno giochi nei provinciali perché l’under17 della società retrocede o peggio sia già ai provinciali e non venga promossa ai regionali. L’assurdo
Mostra più commenti