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Prima Categoria

L'arbitro picchiato: «Non ho rancore, anche chi mi ha colpito penso sia stato male»

Davanti alle telecamere della Rai, per uno speciale di TG Sport, il giovane direttore di gara ha rivissuto il grave episodio del 26 settembre 2021

Andrea Felis

Andrea Felis, esponente della sezione AIA di Torino, è stato protagonista di un servizio andato in onda venerdì 24 febbraio su Rai 2

«Non provo rancore, come fa male a me quell'episodio fa male anche a lui. Immagino che abbia capito di aver sbagliato quando ripensa a quello che è accaduto». È ormai passato quasi un anno e mezzo dall'aggressione subita dall'arbitro torinese Andrea Felis in Carpignano-Oleggio Castello, partita del Girone A di Prima Categoria, e il giovane direttore di gara (nel frattempo spesso in campo tra Promozione ed Eccellenza come guardalinee) ha rivissuto quei momenti davanti alle telecamere della Rai, in uno speciale realizzato da TG Sport per la Giornata Europea contro le molestie.

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 Un istante del servizio andato in onda su Rai 2 con Andrea Felis intervistato dalla giornalista Alessandra D'Angiò

La trasmissione è andata in onda venerdì 24 febbraio a partire dalla 19 su Rai 2 e Felis ha così rivissuto, intervistato dalla giornalista Alessandra D'Angiò, quanto accaduto il 26 settembre 2021 sul campo di Paruzzaro, quando dopo aver espulso per doppio giallo l'allenatore del Carpignano Giovanni Alosi fu colpito da quest'ultimo con un pugno per poi decretare ovviamente la fine anticipata dell'incontro. Lo stesso Alosi aveva poi subito una squalifica di 5 anni nei provvedimenti presi dal Giudice Sportivo nei giorni seguenti ed era stato ovviamente allontanato dal suo club.


«Era una domenica in cui pioveva ed ero andato a fare questa partita insieme ad un collega che doveva arbitrare nelle vicinanze ed eravamo partiti come sempre per divertirci – il racconto di Andrea Felis – avevo estratto il secondo cartellino giallo all'allenatore e di conseguenza il rosso dell'espulsione, ma il tutto è sfociato in un contatto fisico con un colpo preso al volto sul lato destro della faccia. All'inizio è stato difficile metabolizzare il tutto, uno non si aspetta che certe cose capitino proprio a lui, ma sono stato sereno, alla sera gli amici sono venuti a trovarmi a casa, mi ha fatto male quello che è successo, ma mi ha fatto bene sapere che non sono stato lasciato solo. Questo anche grazie all'Associazione Arbitri che mi è sempre stata vicina».

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 Il momento dell'aggressione ad Andrea Felis in Oleggio Castello-Carpignano del 26 settembre 2021

Il ritorno in campo di Felis era già avvenuto pochi giorni dopo, a Vercelli, in una partita del campionato Under 15 di Serie C tra Pro Vercelli e Pro Sesto, seguito sugli spalti anche dal presidente Nazionale dell'Aia, all'epoca Alfredo Trentalange. «La passione rimane, anche perchè non dobbiamo darla vinta dopo questi episodi – sempre l'arbitro torinese ai microfoni di TG Sport – mi sono subito rimesso in gioco perchè era importante che passasse il messaggio che noi arbitri non ci facciamo abbattere da certi episodi».


«E questa partita la si può vincere sensibilizzando l'ambiente calcistico – ancora Felis – avvicinando calciatori e tifosi alla figura dell'arbitro, facendo vedere loro il calcio dalla nostra prospettiva, capire le emozioni che viviamo ed il perchè prendiamo una decisione. Il fatto è che l'arbitro non è in malafede, ma sbaglia esattamente come sbagliano i giocatori». In tema di sensibilizzazioni l'impegno dell'Aia risulta sempre in prima linea. Giusto nello scorso week end infatti gli arbitri delle gare FIGC hanno partecipato all'iniziativa «Un rosso alla violenza», per sensibilizzare contro la violenza sulle donne.

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