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Terza Categoria

Clamoroso errore tecnico, ma la società non farà ricorso

Ancora una volta il regolamento sui calci di rigore viene mal interpretato, presente l'osservatore arbitrale in tribuna

Clamoroso errore tecnico, ma la società non farà ricorso

Nel posticipo della ventesima giornata del Girone di Ivrea della Terza Categoria piemontese è andato in scena il match tra Agliè Valle Sacra e Montanaro. Le due formazioni, entrambe seconde squadre delle rispettive compagini militanti in Prima Categoria, stanno affrontando un campionato particolare: il rendimento alto, infatti, le proietterebbe ambedue in piena lotta per il salto di categoria, ma la norma che regola la stagione delle seconde squadre di una società impone loro di non poter incidere a livello di classifica con i risultati ottenuti sul campo. Malgrado ciò, la sfida ha saputo regalare emozioni, con il 3-1 esterno in favore del Montanaro e il virtuale sorpasso in classifica ai danni dei padroni di casa alladiesi.

Tuttavia, a destare scalpore è stato un episodio arbitrale controverso verificatosi a pochi minuti dal triplice fischio, sul parziale di 1-2 per gli ospiti. Intorno al 35' della ripresa, il direttore di gara Germano della sezione di Ivrea assegna un calcio di rigore in favore dell'Agliè per un fallo sacrosanto. Dagli undici metri si presenta Christian Gribaldo che realizza, ma l'arbitro annulla per l'ingresso precoce in area di un giocatore biancoblù. Risultato: punizione per il Montanaro e errore tecnico, con possibile ricorso della società di casa che verrebbe chiaramente accolto se i fatti venissero testimoniati nella medesima forma.

LA VERSIONE DEI PROTAGONISTI

Presente per l'incontro una vasta rappresentanza di entrambe le squadre, vista la rivalità creatasi negli ultimi anni tra le società. La vicenda, segnalata dal dirigente della squadra alladiese Maurizio Vironda, viene confermata dal Direttore Sportivo Franco Mautino, in tribuna per l'occasione:

«Sul punteggio di 2-1 viene assegnato un rigore per noi; segnamo il rigore e il ragazzo esulta. L'arbitro ferma tutto e annulla, assegnando punizione contro perchè un compagno sarebbe entrato in area al momento della conclusione. Quello che voglio dire è questo: la partita non contava nulla a livello di classifica, ma per rispetto di 50 persone che si sono smosse per seguire e giocare non si può mandare un arbitro che non conosce il regolamento. L'intenzione non è di fare ricorso, perché altrimenti ci rimetterebbe solo l'arbitro. La partità sarebbe da rigiocare per errore tecnico».

Versione che viene parizalmente confermata anche da sponda opposta, dal tecnico del Montanaro Gigi Musolino: «Al momento del rigore l'arbitro ha annullato tutto e assegnato una punizione in nostro favore per un ingresso in area, o per una strattonata ad un nostro difensore. Alla fine, invece, ha spiegato di avere revocato il gol per un presunto doppio tocco del tiratore. Insomma, devo dire di averci capito ben poco: situazione strana».

Presente il commissario di campo che ha cercato di tutelare il ragazzo, ma che sicuramente avrà fatto in modo che l'episodio venisse correttamente ratificato nel referto della gara.

COSA DICE IL REGOLAMENTO

La regola 14 del Giuoco del Calcio, quella relativa al calcio di rigore, contempla una serie di comportamenti in base a cosa accade nell'area e nel caso di Agliè, dove c'è stata un'invasione da parte di calciatori attaccanti e difendenti, si sarebbe dovuto ripetere il rigore stesso in quanto segnato. La scelta di annullare il gol per un'eventuale ingresso precoce di un attaccante alladiese non va ritenuta idonea a termini di regolamento; l'unica attenuante sarebbe il doppio tocco del tiratore del penalty, se questa versione dovesse essere effettivamente confermata dal referto consegnato in Federazione.

IL REGOLAMENTO DEL CALCIO DI RIGORE

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