Coppa Under 19
04 Maggio 2024
COPPA UNDER 19 CISANESE • Il muro Filippo Sottocornola e l'autore dei gol decisivi Alesio Luci
«Back to back», all'inglese, «una dopo l'altra», all'italiana, come le ciliegie, come i pop corn al cinema, come i piatti di pasta al ragù fatto dalla nonna, come le porzioni di ramen divorate da Naruto, come un'infinità di delizie che non ti fanno mai raggiungere la sazietà. Quel «appagamento completo e talvolta eccessivo dell'appetito, tanto da procurare spesso noia, disgusto, nausea», tutto quello che sembra non raggiungere mai la Cisanese, anche dopo aver ingerito un boccone amaro, anzi, amarissimo. Campionessa regionale l'anno scorso, eliminata ai quarti di finale dopo una clamorosa rimonta subita e dei rigori maledetti giusto tre settimane fa, il tempo per svuotare la pancia e riempirla con la seconda Coppa Lombardia vinta di fila, nonché il quinto trofeo conquistato in due stagioni. Un successo agli estremi, quelli accesi dalla doppietta di Luci, che prima conquista e realizza il rigore dell'1-0 dopo neanche 120 secondi, e poi chiude i giochi nei minuti di recupero.
Sabato 13 aprile e sabato 6 aprile, due date, due sconfitte, una certamente più pesante dell'altra. Da un lato, più avanti nel tempo, quella della Cisanese, che da campionessa in carica esce ai quarti di finale dalla corsa per il titolo regionale facendosi rimontare da 2-0 a 2-2 dal Morazzone e perdendo poi ai rigori - con l'unico contentino che a ereditare il trofeo è poi stata proprio la formazione varesotta; dall'altro, più indietro nella timeline, quella meno dolorosa del Rozzano, che perde in casa dell'Offanenghese e all'ultima giornata cede all'Accademia Pavese un secondo posto in campionato da tempo inutile per sognare la rivincita di quella finale regionale persa ormai due anni fa, proprio contro i biancorossi.
Due date, due sconfitte, quasi un mese di tempo per digerirle e prepararsi all'ultimo grande atto della stagione: la finale di Coppa Lombardia. Da un lato, la terza di fila per la Cisanese, capace l'anno scorso di rifarsi dopo la sconfitta con la Calvairate, dall'altro la prima di sempre per il Rozzano, chiamato ad affrontare i campioni in carica all'ultima partita in panchina del suo storico allenatore. Un finale potenzialmente romantico, ma l'incipit è l'esattto opposto: palla in profondità a Luci, scatto a sinistra bruciando tre avversari e fallo da rigore di Scaramuzzo, con il numero 10 bergamasco che dal dischetto piazza la sfera nell'angolino e porta immediatamente in vantaggio i bianconeri.
Un vero e proprio lampo che i milanesi cercano di superare al 10', quando Pozzi gestisce bene la sfera a sinistra, passa per vie centrali e arriva sul lato opposto, dove Cetti calcia alto. Dall'altro lato, però, i due terminali offensivi del 4-3-1-2 di Pirovano vivono d'alchimia propria, costruendo altre due chance nel giro di quattro minuti: prima Marchetti di testa ispira l'inserimento di Luci, che di destro conclude centralmente (13'), poi è il numero 10 che dialoga con Castelnovo, il cui cross da destra è preda di un Marchetti che va vicino il primo palo. Occasioni che fanno capire, se ce ne fosse bisogno, il potenziale offensivo dei campioni in carica, protetti invece in porta da Ciresa, in difesa dalla linea Bonaiti-Sottocornola-Barri-Monti e con il rombo in mezzo al campo formato da Longoni in regia, Panzeri e Castelnovo come mezzali e Amar sulla trequarti. Un modulo impiegato a specchio dal Rozzano, che in fase di impostazione sembra mettersi a 3 dietro, ma che in fase di non possesso si presenta con Miccolis, Scaramuzzo, Abbatantuoni e Scordo davanti ad Andreoni, a centrocampo Nava, Costa e Cetti dietro a Mancini, supporto del binomio Pozzi-Yte.
Proprio i due attaccanti dei milanesi dialogano molto bene nei pressi dell'area di rigore grazie alla loro qualità, senza però trovare il pertugio nel muro eretto da Sottocornola e presieduto da Barri. Il Rozzano, che tesse buone trame, non riesce così a rendersi realmente pericoloso, mentre alla Cisanese basta sempre un attimo: cross di Castelnovo, spizzata di Amar e destro alto di Marchetti (31'). Il bis non arriva neanche al 45', quando su un rinvio di Ciresa la sfera rimbalza oltre la difesa avversaria e sempre Marchetti prende il tempo ad Andreoni, ma il suo tocco sotto al volo viene deviato dall'uscita del portiere e finisce sopra la traversa. È l'ultimo brivido di una prima frazione di gioco chiusa con i campioni in vantaggio e il Rozzano senza tiri nello specchio a referto, con l'ultimo tentato da Costa su assist di Scordo che termina alto da fuori area (40').
Quello «zero» nella casella tiri in porta dei biancoverdi scompare presto, dopo 7 minuti in cui i ragazzi di Crippa approcciano la ripresa decisamente meglio rispetto ai bergamaschi. Prima ci prova Cetti, murato da Sottocornola (2'), poi sempre il «Prof» imbuca un gran pallone per Mancini, che però non ci arriva in allungo, infine Nava dirige uno schema su punizione che libera il mancino di Yte, parato in presa bassa da Ciresa (7'). Un avvio non facile per la Cisanese, che superato il primo naturale impatto di un Rozzano a caccia del pareggio, si riaffaccia in avanti solo al 19', quando un tiro di Panzeri viene murato da Scaramuzzo. È il segnale che i campioni stanno riaccendendo il motorino là davanti, ma nelle retrovie il pericolo è dietro l'angolo: tiro-cross di Scordo e presa alta che sfugge a Ciresa, con la sfera che rimbalza sulla traversa prima di essere spazzata dalla difesa. Al contempo, però, quando i bergamaschi riescono ad attivare le due punte, cosa riuscita poco nel corso della ripresa, esce sempre fuori qualcosa di buono. Come al 22', quando su una rimessa laterale Luci apparecchia di tacco al limite dell'area piccola, ma Marchetti chiude troppo il destro e Andreoni risponde presente.
È l'unico vero squillo di un secondo tempo vissuto non proprio in sofferenza, perché la Cisanese concede veramente pochissimo agli avversari, ma lasciando loro più possesso e chiudendoli sempre nel momento opportuno. L'ultimo spavento, infatti, è solo con un tiro-cross di Abbatantuoni al 44', che attraversa tutta l'area partendo dal vertice destro. Troppo poco, per evitarsi dei minuti di recupero infernali, però, i ragazzi di Pirovano preferiscono mettere in bacheca il trofeo al 46', quando su un'incursione di Amar in area e sempre Luci di destro a scaraventare in rete il pallone della tranquillità, e di un'altra pagina di storia incredibile per il club bianconero, capace di conquistare un doblete dopo il triplete della scorsa stagione.
CISANESE-ROZZANO 2-0
RETI: 2' rig. Luci (C), 46' st Luci (C).
CISANESE (4-3-1-2): Ciresa, Bonaiti (39' st Seminara), Monti (39' st Perico), Longoni, Barri, Sottocornola, Panzeri, Castelnovo, Marchetti, Luci, Amar (46' st Privitera). A disp. Bertuletti, Cancilla, Ballabio, Zaccaro, Pasini, Scuri. All. Pirovano.
ROZZANO (4-3-1-2): Andreoni, Scordo (41' st Curci), Miccolis, Abbatantuoni, Scaramuzzo, Nava, Costa (33' st Ceraso), Cetti (18' st Apostolo), Pozzi, Mancini, Yte. A disp. Bonjean, Attassi I., Doffon, Salerno, Vascan, Merja. All. Crippa.
ARBITRO: Pastori di Busto Arsizio.
ASSISTENTI: Ardesi di Brescia e Sanneris di Mantova.
AMMONITI: Bonaiti (C), Luci (C), Amar (C), Abbatantuoni (R), Scaramuzzo (R), Costa (R), Mancini (R), Apostolo (R).
SUL GIORNALE DI LUNEDÌ UNA PAGINA INTERA DEDICATA ALLA FINALE CON LE PAGELLE DEI PROTAGONISTI