Eccellenza
29 Gennaio 2022
Maycol Andriani, capitano del Ciliverghe, alza la Coppa Italia d'Eccellenza dopo il successo sul Mapello, è il quinto club bresciano ad aggiudicarsi il trofeo dopo Quinzano, Salò, Darfo e Verolese
«V per vendetta»? No, «V» come le iniziali di Valotti e Volpini, coloro i quali hanno impresso la loro firma sulla sfida decisiva, indirizzando così verso Mazzano l’esito dalla finale d’Eccellenza di Coppa Italia fra Mapello e Ciliverghe disputatasi nel tempio del Tullio Saleri di Lumezzane. Al fischio finale sul tabellone campeggia il 2-1 a favore dei bresciani, col Mapello che non riesce ad andare oltre il rigore siglato da Sonzogni in chiusura di primo tempo. Sono quindi le braccia di Maycol Andriani, capitano del Cili, ad alzare la coppa al cielo, un cielo di Val Gobbia colorato da coriandoli gialli e blu. Nulla da fare invece per gli sconfitti, l’altro lato gialloblù della luna rimasto nascosto per buona parte dell’incontro salvo uscire nella ripresa per una breve eclissi durata una quindicina di minuti alla caccia del pareggio, pareggio rimasto tuttavia chimera. I ragazzi di Joelson, orfani di capitan Capelli e con altre defezioni, partono male e fanno troppo poco per rimetterla in carreggiata, pagando forse il dazio emotivo di una finale decisa anche dalla maggior esperienza dei rivali. Non a caso, fra i migliori del Mapello va annoverata proprio la vecchia guardia, quella capeggiata da Sonzogni e Ghisalberti, unica capace di caricarsi sulle spalle i compagni per il disperato e confuso tentativo di rimonta. Ma a sorridere è proprio l’ex capitano blucerchiato, Sergio Volpi, al suo secondo trofeo nel palmarès da allenatore dopo il campionato d’Eccellenza già messo in bacheca ai tempi dell’Adrense (2017-2018), e ora nella storia del movimento dilettantistico bresciano per una coppa riportata in provincia a distanza di 16 anni dall’ultima volta (ci riuscì la Verolese nel 2006). Infatti,dall’istituzione dell’Eccellenza (1991/1992), solo Quinzano, due volte il Salò (unica in Lombardia insieme a Inveruno e Colognese), Darfo Boario e Verolese avevano vinto fra le bresciane in precedenza.
Subito show. Sfida tutta gialloblù col Mapello nei tradizionali colori sociali e il Cili avvolto nella casacca bianca delle grandi occasioni. Il tempo era clemente e il pubblico altrettanto caloroso per l’appuntamento con la storia. Anche il modulo uguale per entrambe: 4-3-3. Nella versione bresciana occhi puntanti sull’estro di Valotti e sui guizzi di Bosio, con Lauricella pronto ad inventare e Volpini a colpire dall’altra parte della mediana, mentre dietro contava l’esperienza di Andriani. Unico squalificato, Albini. Mapello invece farcito di quote nell’asse centrale del campo, ma attaccato ai numeri di Sonzogni, Ghisalberti e Rota, quest’ultimo in difesa. Di marca bresciana il primo squillo, dopo soli 3 giri di lancette, con protagonista Valotti in velocità sulla sinistra per il traversone basso e la successiva botta sicura di Bosio che sul più bello trovava però l’opposizione provvidenziale di Ruggeri in tackle. Angolo. Buon biglietto da visita per gli undici di Volpi. Cili ancora in forte pressione e poco dopo nuovamente dalle parti di Zanoli ancora con Valotti su gran assist di Bosio, ma il «tiraggir» del fantasista non trovava la parabola magica e Zanoli sventava con un guizzo. Cili partito meglio in questo avvio e galvanizzato dai suoi uomini migliori. Siamo solo agli inizi ma il film era già coinvolgente col primo episodio dubbio, nel quale Bosio - lanciato da Lauricella dalla destra - a tu per tu anticipava di punta l’uscita di Zanoli e fermava la palla sul palo interno, con la sfera quindi in transito sulla linea di porta prima di essere allontanata definitivamente da «San» Ruggeri, ancora una volta provvidenziale in questo momento di criticità iniziale. Era dentro, non del tutto? Chissà. Ciliverghe vicinissimo alla rete comunque, Mapello claudicante. Solo al quarto d’ora la risposta orobica con Brambilla sugli sviluppi di un angolo: palla alle stelle. Sul ribaltamento di fronte, dopo sradicamento di palla ai danni di Ruggeri sotto la tribuna, Bosio scaldava i guantoni di un attento Zanoli. Niente male questo 2004! Ma il Cili era in ascesa e difatti Valotti verso metà tempo surfava le ultime zolle che lo separavano da Zanoli dopo un lancio dalla destra di Gentili per saltare il portiere e appoggiare in rete a porta vuota. Tutta la panchina ad abbracciare il compagno, vantaggio meritato anche se rimane qualche dubbio sulla posizione di partenza dell’attaccante. Verso la mezz’ora raddoppio Ciliverghe, a seguito dell’ennesima palla in uscita persa dal Mapello: qui Valotti innescava Volpini che una volta davanti a Zanoli serve tra palo e portiere il bis (0-2). Bresciani sotto la tribuna per il meritato plauso del Saleri e tamburi orobici sempre più ovattati e aritmici. Così allora saliva in cattedra Ghisalberti, cercando qualche tentativo di reazione. Inizialmente con scarsi risultati finché la sua esperienza lo portava ad anticipare l’ex Brescia e nuovo acquisto di gennaio Butturini, nel frattempo subentrato all’infortunato Brunelli in mezzo, per il rigore in piena area poi trasformato da Sonzogni. Alla tisana parziale di 1 a 2.
Albo d’oro. Al rientro, cambi in vista in casa orobica: dentro Bianchi per Spampatti, e questo cambiava l’atteggiamento del Mapello tornato in campo con ben altro piglio. Dopo qualche sterile tentativo i gialloblù bergamaschi si apprestavano a chiedere la massima punizione per un contatto in area fra Sonzogni e Contri, con il primo a scherzare il secondo con tanto di sombrero prima del contatto, il direttore però lasciava correre senza ravvisare scorrettezze. Si accende il clima al Saleri, il tamburo dei sostenitori ospiti ritrovava ritmo e vigoria. Quindi era Ghisalberti ad armare Sonzogni che sparava su Spezia, col portierino bravo a disinnescare poi una seconda bordata. Il Mapello non molla e aumenta la portata del pressing, guadagnando metri. Ma era solo la sfuriata del primo quarto d’ora, perché il Cili reggeva e non crollava, cercando di ritrovarsi per puntare alle ampie praterie a disposizione. Sempre comunque pericolosissimo il Mepello quando il tandem Ghisalberti-Sonzogni si cercava e trovava pure - il più delle volte ad occhi chiusi - nel mezzo dei quali cresceva di concerto anche la partita di Brambilla. Ma il Cili avrebbe potuto chiuderla a metà ripresa se solo Bosio, imbeccato da Valotti dalla sinistra, non si fosse fatto deviare sulla traversa una testata da posizione vantaggiosa. Che occasione! E che miracolo! Entrato in campo, anche Pasotti iniziava a mettere in mostra le sue qualità balistiche anche se, in qualche contropiede, avrebbe potuto essere più altruista e gestire meglio. Dopo un gol annullato al Cili per tocco di mano e un rigore chiesto invano da Pasotti, la gara si avviava alla sua normale conclusione senza la prospettiva dei supplementari, anche perché l’assalto finale del Mapello pareva più scomposto che altro. Senza troppa convinzione, nè tantomeno logica, più plausibilmente solo mosso dalla forza delle disperazione, la squadra di Joelson si trascinava stancamente verso il finale, fino all’ultimo dei 5’ di recupero concessi dal direttore. E qui forse la lunga pausa, invero per entrambe, potrebbe dare qualche risposta sulla tenuta atletica dei bergamaschi. Il nome però scolpito nel metallo è quello del Ciliverghe, che ora se la vedrà in gara secca nel mini girone con i liguri della Fezzanese e i piemontesi dell’Alba (squadre già qualificate) per la fase nazionale, giocandosi il pass per i quarti di finale nazionali.
MAPELLO-CILIVERGHE 1-2
RETI: 20’ Valotti (C), 28’ Volpini (C), 42’ rig. Sonzogni (M).
MAPELLO (4-3-3): Zanoli 6.5, Corna 6, El Kadiri 6, Brambilla 6.5, Ruggeri 6.5, Rota 6, Spampatti 5 (1’ st Bianchi 5.5), Sonzogni 6.5, Bugada 5.5 (32’ st Vaglietti sv), Ghisalberti 6.5, Comelli 5.5. A disp. Crotti, Agazzi, Pellegrini, Mangili, Alberigo, Lora, Ogbebor. All. Joelson 6.
CILIVERGHE (4-3-3): Spezia 6.5, Gentili 6, Lo Russo 6, Brunelli 6 (34’ Butturini 5.5), Andriani 6, Contri 6, Scidone 6 (11’ st Pasotti 6.5), Lauricella 6.5, Bosio 6.5, Valotti 7.5 (Ait Bakrim sv), Volpini 6.5 (16’ st Taylor 6). A disp. Kullaj, Cestana, Scalvini, Pizzoni, Incoronato. All. Volpi 7.5.
ARBITRO: Pietro Maroni di Lodi 6.
ASSISTENTI: Turra di Milano e Corbetta di Como.
AMMONITI: Brunelli (C), Brambilla, Sonzogni (M), Corna (M), Taylor (C), Vaglietti (M).
MAPELLO
Zanoli 6.5 Per il classe 2004 poco da fare su entrambi i gol, per il resto offre anche buone letture vista la giovane età. Tiene i suoi a galla fino alla fine, ci mette pure un miracolo nella ripresa sulla testata di Bosio.
Corna 6 Per la quota classe 2000 la crescita è costante e, dopo un primo tempo in sordina, eccolo crescere e far crescere la squadra.
El Kadiri 6 Bene la ripresa, nel primo tempo invece soffre molto il dirimpettaio. Bene il gioco aereo, soprattuto sulle palle inattive a sfavore.
Brambilla 6.5 Il classe 2001 a volta sente il peso della gara ma dopo tanti palloni sbagliati riesce comunque a trovare le giuste ritmiche per alimentare ed innescare le sue punte.
Ruggeri 6.5 Il classe 2001 a volte sbaglia e si fa trovare fuori posizione, tuttavia salva in più d’un occasione i compagni nella prima parte: compreso il salvataggio sulla linea, fantastico.
Rota 6 Nella prima parte vacilla e non poco, viceversa cresce nella ripresa anche grazie all’inerzia cambiata del match e ritrova ossigeno ed attenzione.
Spampatti 5 Partita incolore la sua, durata infatti solo un tempo. Nella sua zona non crea mai particolari pericoli, sembra quasi un cavaliere errante.
1’ st Bianchi 5.5 Quando entra inizia subito a cambiare l’inerzia del match, riuscendo ad alzare il baricentro complessivo della squadra.
Sonzogni 6.5 Freddissimo dal dischetto in chiusura di prima frazione (spiazza Spezia). Fino a quel momento il suo reparto soffre un po’ i veloci contropiede dei bresciani ma la sua prestazione rimane di spicco: quando duetta con Ghisalberti illumina.
Bugada 5.5 Paga il dazio e l’atmosfera dell’ultimo atto, non sempre preciso e determinante, per il calesse 2003 il peso della finale ha gravato e non poco sulla sua prestazione. (32’ st Vaglietti sv).
Ghisalberti 6.5 Vecchia volpe, inizia col diesel come tutta la squadra, poi pian piano si prodiga per cercar di scardinare gli equilibri del Cili e dopo qualche buona iniziativa si procura il rigore dell’accorcio. Esperienza.
Comelli 5.5 Non benissimo lungo tutta la prima frazione, il centrocampo soffre e lui appare spesso in ritardo nell’intervento, gli ci vuole un po’ per ritrovarsi.
All. Joelson 6 Ha una panchina molto giovane e non riesce a correggere a gara in corso, accusa la mancanza di capitan Capelli e nel complesso paga fatalmente la mezz’ora iniziale sottotono.
CILIVERGHE
Spezia 6.5 Stavolta non sfodera i super poteri sul calcio di rigore, lui che è specialista nel neutralizzarli: per il classe 2001 prestazione comunque da incorniciare, nella ripresa disinnesca diverse conclusioni nel émomentomegliore del Mapello.
Gentili 6 Buona guardia sulla corsia di destra, sempre attento nelle diagonali e nelle marcature preventive, non apre voragini e fa il suo.
Lo Russo 6 Bene il sostegno sulla corsia di sinistra, gioca con sicurezza e si concede poche distrazioni: bene così.
Brunelli 6 Poco più di mezz’ora per lui poi un guaio muscolare lo costringe al cambio, sospetto stiramento.
34’ Butturini 5.5 Acquisto di gennaio, l’ex Brescia è buttato nella mischia a freddo dopo la mezz’ora: un quarto d’ora di riscaldamento in campo ma in questa fase anche il penalty che complica un po’ le cose al Cili.
Andriani 6 Buona guardia, rende sempre il compito davvero difficile a Comelli e compagnia, l’esperienza gli fa guidare con autorevolezza il reparto arretrato, e in occasioni come questa il suo temperamento è oro colato. Alza la coppa la cielo.
Contri 6 Buona attenzione su Ghisalberti e Comelli, fa sentire il fiato sul collo ai bergamaschi e non soffre l’atmosfera da finale.
Scidone 6 Il 2002 fa assolutamente male, forse è il meno incisivo del reparto offensivo ma vista la giovane età un po’ d’ansia da prestazione era più che giustificata: nella prima parte non sono mancate buoni recuperi.
11’ st Pasotti 6.5 Entra benissimo e anche se non la chiude è comunque tra i più pericolosi.
Lauricella 6.5 Sul pezzo e sempre fondamentale per garantire equilibrio nella terna centrale: fatica in mediana e offre svariati assist illuminanti. Ispirato.
Bosio 6.5 Gran movimento davanti per procurarsi lo spazio per il tiro e favorire gli inserimenti dei compagni, il palo gli nega la gioia del gol ma visione e guizzo non mancano. Clamorosa occasione nella ripresa dove un’alta traversa gli dice no.
Valotti 7.5 Il migliore di gran lunga del match, assist, allunghi, dribbling, occasioni, è il genio della lampada e ogni desiderio diventa quasi gol: strepitoso. (Ait Bakrim sv).
Volpini 6.5 Non se lo fa ripetere due volte e quando Valotti gli offre la possibilità del raddoppio si gode il giusto tributo del Saleri: meglio di così non poteva andare.
16’ st Taylor 6 Entra e macchia di giallo la sua gara, per il resto c’è.
All. Volpi 7.5 Grande successo per l’ex capitano del Doria, ora dietro alla scrivania e capace di inaugurare l’annata col primo successo di stagione: i suoi partono alla grande e reggono il ritorno bergamasco, la preparazione del match è stata impeccabile.
ARBITRO
Pietro Maroni di Lodi 6 Voto da dividersi con gli assistenti. Nel primo tempo bene sui gialli, tutti estratti per falli di gioco ineccepibili. Bene anche la lettura del rigore del Mapello in chiusura di prima frazione, mentre sul primo gol di Valotti le immagini segnalano una potenziale svista dell’assistente: il fuorigioco sembra netto. Nel secondo tempo non assegna il rigore a Sonzogni ma era vicino all’azione e poteva valutare bene l’entità del contatto. Stesso discorso per il penalty richiesto da Pasotti, per il resto la gestione dei gialli e delle tensione viene gestita con mestiere. Lui benissimo, gli assistenti potevano aiutare di più.
Grande gioia per Sergio Volpi, tecnico Ciliverghe, al termine della sfida, questa la sua analisi: «Negli spogliatoi ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, hanno vinto una partita difficile ma interpretata bene. Penso sia stato un successo meritato. Anzi per le occasioni create potevamo chiuderla prima, questo infatti l’unico rammarico perché nel primo tempo avevamo creato diverse occasioni e se fossimo stati più freddi probabilmente l'avremmo chiusa nel secondo in contropiede. Il Mapello è una squadra che ama giocare ma lascia spazi importanti, E noi dovevamo essere bravi a sfruttare quegli spazi. Era normale che nel secondo tempo avrebbero provato a metterci in difficoltà, e così è stato. Siamo stati bravi a reggere per poi sfruttare le ripartenze, ripartenze che non si sono concretizzate ma qui devo fare i complimenti a Zanoli, il portiere del Mapello, che ha fatto ottime parate. Quella sul colpo di testa soprattutto è stata da grande portiere». La lunga preparazione del match (si doveva giocare per l'Epifania) ha fruttato bene secondo l'allenatore nativo di Orzinuovi: «Questa partita l'abbiamo preparata bene, abbiamo iniziato a prepararla dal 2 gennaio perché sembrava si dovesse giocare il 6. I ragazzi comunque l'hanno interpretata alla grande e hanno capito quello che ho chiesto loro». Ora l’avventura continua: «Credo che approdare alla fase nazionale sia qualcosa di importante, sarà fantastico confrontarci con altre realtà della nostra categoria e di regioni diverse. Il nostro obiettivo rimane il campionato per cui non sarà facile gestire gli allenamenti e le partite, giocheremo ogni tre giorni e dovremo essere bravi. Sarà dura ma anche stimolante». L’ultimo pensiero per il padre: «Dedico questa vittoria a mio padre, mancato due anni fa, stamattina il primo pensiero è andato lui per cui questo successo e per lui».
La prende con filosofia Jose Inacio Joelson, tecnico del Mapello, a fine gare. Ecco le sue parole: «Siamo partiti col freno a mano tirato, sicuramente in una partita del genere l'emozione fa la sua parte. Per tanti di noi, e mi metto dentro anch'io, era la prima volta a questi livelli. Comunque l'avevamo preparata in un certo modo ma non siamo riusciti ad applicare nella prima parte quello che volevamo fare. Sapendo come loro giocano la gara, abbiamo fatto degli errori che non dovevamo commettere. Ma devo dire che il Ciliverghe ha sfruttato bene le nostre disattenzione nel primo tempo e poteva chiuderlo anche con un punteggio più ampio. Nel secondo tempo siamo partiti bene, abbiamo fatto meglio. Credo comunque che il Ciliverghe abbia meritato la vittoria». Nessun alibi per il tecnico: «È sempre facile trovare alibi quando si perde, di certo in una partita del genere, arrivata dopo una lunga sosta, se si va sotto non è mai facile recuperare». Ora l’attenzione si riporta sul campionato: «Io e il gruppo credevamo nella vittoria, non so ancora che corde toccherò per scuotere i ragazzi dopo questa sconfitta. Però dobbiamo per forza passarci in questa esperienza e, comunque, non voglio nascondermi, a me piace espormi e sicuramente vorremo vincere il campionato. Se gli episodi ci hanno penalizzato? No, in queste partite ci stanno delle situazione particolari, loro hanno avuto tante occasioni per portarsi in vantaggio».