«Non siamo noi i favoriti, contando che abbiamo assenze importanti e l’avversario ha vinto la Coppa nella scorsa stagione, ma siamo tutti carichi e determinati nel dare il più fastidio possibile all’Alba Calcio». Si toglie dunque di dosso i favori del pronostico il tecnico Licio Russo in vista della finale della manifestazione coccardata di domani, venerdì 6, a Moretta contro l'Alba Calcio. Fischio d'inizio alle 14.30 e l'allenatore della Volpiano Pianese probabilmente sin da dopo la semifinale di ritorno contro la Biellese, superata indenne in maniera sofferta, ha chiaro il fatto di come sarà complicata una partita di questo tipo.
Ad ogni modo Russo è persona che sa bene come si vince questo tipo di manifestazione, avendolo già fatto nel 2017 alla guida del Borgaro a Venaria quando all'epoca si presentò all'appuntamento da favorito, con un organico davvero ampio e assortito, contro un Borgovercelli all'epoca mina vagante del campionato. Chiaro che l'assenza dei 2 centrali titolari della difesa (Fontana e Cristino sono squalificati e sono oltretutto elementi di grande esperienza per la categoria) si farà sentire per la sua Volpiano Pianese.
«Dovremo sopperire a queste defezioni con un’organizzazione difensiva diversa dalla solita, che non si inventa dall’oggi al domani, e con un spirito assolutamente combattivo - osserva Russo - io mi auguro che ci sia un buon approccio a questa finale, anche perchè veniamo da un buon periodo tra allenamenti e amichevoli, anche se comunque siamo sempre abbastanza contati tra infortunati cronici e influenze che vanno a rotazione. Tant’è che nella sosta invernale ho portato un gruppo anche il classe 2006 Lucca facendolo giocare alcuni minuti, chissà che questo non sia di buon auspicio per la finale».
Russo aggancia questo discorso al fatto che per larghi tratti del 2022 proprio alcuni dei più giovani della rosa sono stati determinanti per far arrivare la Volpiano Pianese in finale: «In campo ci saranno per forza dei fuoriquota che saranno costretti a giocare la partita dopo essersela comunque meritata. In fondo sono loro che si sono ben comportati sin dalle prime battute delle fasi di qualificazione e ci hanno permesso di arrivare fino a qui, con solo la decisiva semifinale di ritorno con la Biellese che è stata giocata da qualche elemento esperto in più rispetto al solito».
Soliti problemi che durano dunque da inizio stagione per il team, sin da agosto bersagliato dai problemi con il gravissimo ko di Mascolo, al quale strada facendo si sono aggiunti anche altri intoppi di vario genere (l'ultimo in ordine temporale è il problema all'occhio di Brunod, colpito da un avversario dell'Alpignano nell'ultimo turno prima della sosta): «Il doversi sempre inventare qualcosa è un po’ l’emblema della nostra annata - chiude Russo - ci sono stati infortuni pesanti che stiamo pagando tutt’ora e non siamo ancora tutti a posto, al di là delle normali influenze di stagione».
Con i piedi per terra anche il capitano della Volpiano Pianese Vittorio Del Buono, vincitore anch'egli nel 2017 della Coppa con il Borgaro insieme al suo tecnico. «Qualcuno ritorna in finale dopo aver perso l’anno scorso, qualcun altro come me ha già vinto anni fa, noi cercheremo ovviamente di vincere – dice il centrocampista classe 1990 - siamo una squadra che in una partita unica con l’atteggiamento giusto può giocarsela contro chiunque e il nostro cammino in vista di questa finale lo ha dimostrato. Sappiamo che sarà dura perchè l’Alba è una squadra forte e con elementi che giocano insieme ormai da anni, ma non per questo ci tiriamo indietro. Abbiamo ottime individualità nel gruppo, abbiamo fatto un po’ di fatica all’inizio della stagione per conoscerci e amalgamarci, ma ora mi sembra proprio che ci sia un bell’ambiente e una bella unione di intenti».
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