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Il 40-0 dei Giovanissimi di Nuoro sconvolge, segnare tanti gol è pane per gli haters

Il clamore suscitato per il risultato ha fatto il giro d'Italia: una squadra ha onorato l'impegno fino all'ultimo minuto e il web si è indignato

Il 40-0 dei Giovanissimi di Nuoro sconvolge, segnare tanti gol è pane per gli haters

Campionato Under 15 Giovanissimi della Delegazione Provinciale di Nuoro, Sardegna. La partita tra Fanum Orosei e La Caletta, ultima giornata di campionato, termina 40-0 a favore dei padroni di casa, ancora in corsa per arrivare primi in classifica. Archiviato il weekend calcistico è scoppiato il caos: articoli di giornale cartacei e online che condannano l'evento, il Comitato Regionale sardo infuriato per il risultato e la richiesta di apertura di un'inchiesta da parte della Procura Federale per "vederci chiaro" su un epilogo così roboante in una partita tra ragazzini. Il Fanum Orosei, infatti, era arrivato a pari punti l'ultima giornata con la diretta contendente Lupi del Goceano che, proprio la settimana precedente, aveva vinto sempre contro il La Caletta 22-0.

Secondo il regolamento dei campionati nuoresi in caso di arrivo a pari punti non è previsto lo spareggio, bensì viene presa in considerazione la differenza reti ed ecco spiegato come il Fanum si sia rimboccato le maniche per cercare di portare a casa il risultato più ampio possibile. Complice poi un gruppo sotto età e una gara iniziata in 10 uomini il tentativo di resistere alla corazzata avversaria da parte del La Caletta è durato ben poco.

Nell'isola è scoppiato letteralmente un caso, diventato pochissime ore dopo un caso nazionale. La LND Sardegna ha parlato di «Risultato inaccettabile, organizziamo tornei per giovanili e scuole calcio per educare al rispetto, non per umiliarli», mentre il Presidente del Comitato Regionale Gianni Cadoni ha chiesto spiegazioni alle due società per evitare pesanti provvedimenti, appellandosi a «Rispetto, divertimento e cultura devono stare al primo posto». Lo stesso ex Delegato del Comitato Provinciale di Nuoro, Luigi Secci, ha parlato delle possibili ripercussioni psicologiche su ragazzi che di fatto fanno le scuole medie e che, nell'ambiente scolastico locale, rischiano di andare in contro a pesanti prese in giro da parte dei coeateni.

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SEGNI TANTI GOL, ALLA GOGNA

Prima di lanciarsi in discorsi filosofici su cosa sia giusto o sbagliato fare su un campo da calcio contro una squadra in evidente difficoltà bisognerebbe domandarsi se il problema è a monte. Prendiamo in mano il regolamento: in quasi tutti i campionati dilettantistici italiani in caso di parità in classifica si fa appello alla regola 51 delle NOIF, che vuole l'assegnazione del titolo sportivo in competizione attraverso uno spareggio da effettuarsi in gara unica in campo neutro. Bisognerebbe chiedere quindi al Comitato Regionale sardo o al Comitato Provinciale di Nuoro perché scegliere di tenere conto della differenza reti e perché gridare allo scandalo nel momento in cui una squadra si impegna a primeggiare segnando più gol della diretta contendente. Anche perché cosa cambia, dal punto di vista morale tanto tirato in ballo negli ultimi giorni, dal 22-0 dei Lupi del Goceano al 40-0 del Fanum Orosei? 

Diventa tutto ancor più emblematico dopo il comunicato stampa redatto dal presidente del Fanum e pubblicato sui canali social della società, dove si fa esplicito riferimento a una richiesta congiunta da parte dei Lupi del Goceano e del Fanum Orosei di inserire uno spareggio in caso di arrivo a pari punti. 

La risposta da parte del Comitato? No grazie, esiste un regolamento e va rispettato. E allora se vale la differenza reti e lo spareggio proprio non si può fare, perché il Fanum avrebbe dovuto fermarsi?

Obbligati ulteriormente a giustificarsi, il Fanum ha anche aggiunto come la gara «Sia pure in un rapporto di forze evidentemente e gravemente squilibrato a favore dei padroni di casa, si svolgeva in una competizione serena, leale, corretta, rispettosa dell’avversario ed assolutamente regolare, come certamente testimoniato dal referto dell’Arbitro, dagli stessi Dirigenti e dai Tecnici degli ospiti e dal pubblico presente. Nessuna polemica, contestazione o recriminazione in campo e fuori dal campo si manifestava nell’occasione da parte di alcuno, avendo i locali perseguito legittimamente il proprio obiettivo sportivo, che certo non poteva essergli impedito (ancor meno con l’organizzazione di un biscotto, come da qualcuno auspicato), e non avendo gli avversari, che da subito comprendevano e accettavano la situazione, subito alcun torto, ingiustizia e tanto meno umiliazioni di sorta. Nel dopo partita, infatti, giocatori, Dirigenti e Tecnici di entrambe le squadre si ritrovavano a consumare un rinfresco e a complimentarsi a vicenda in un clima di reciproca armonia e amicizia». Morale della favola? Pioggia di insulti e commenti tossici sui social network, dove spicca il nobile e aulico «Siete da radiare e spero lo facciano presto».

IL PROBLEMA È NEI REGOLAMENTI

Per quanto siano complicati da gestire a livello di forze tra le varie iscritte i campionati provinciali hanno sempre avuto le goleade nel corso delle varie stagioni. Basti pensare al 26-0 del Valdruento Under 14 sui pari età dell'Auxilium Valdocco (campionato provinciale di Torino) o al 21-0 del Segrate Under 14 contro il FatimaTraccia (campionato provinciale di Milano), alcuni degli score più netti di questa annata. Allargando il tiro possiamo citare l'Atletico Torino nell'Eccellenza piemontese, con il 12-0 rimediato contro il Benarzole, o ancora il 35-0 del Lecco femminile sul Football Milan Ladies (Promozione). 

Si fa sempre troppo presto a parlare di umiliazioni e goleade inutili senza mai pensare a soluzioni vere per evitare il problema. Di sicuro non si evita il 14-1 dell'Accademia Borgomanero sul Cameri (Under 19 Piemonte) allargando i campionati regionali a 70 squadre o il 22-0 dell'Alcione contro il Baggio (Under 14 Lombardia) perseverando con il format a qualificazione che costringe i ragazzi a scontri già in partenza impari.

Ovviamente tutto questo il pubblico medio dei social non lo sa: è molto meglio sputare sentenze su dei ragazzi che stanno inseguendo un obiettivo sportivo e che seguono il regolamento imposto dai grandi dirigenti sportivi dei Comitati Regionali e Provinciali.

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