Eccellenza
04 Gennaio 2023
ECCELLENZA • Da sinistra verso destra Mattia Checchi (Club Milanese), Niccolò Barzago (Tritium), Mattia Bonseri (AC Leon), Luca Paleni (Scanzorosciate) e Thomas Capelli (Mapello)
Dopo un girone d'andata che sembra aver ben delineato ciò che ci aspetta nel 2023, è tempo di mandare in archivio l'anno appena concluso eleggendo la Top 11 dei giocatori che più hanno lasciato il segno in questa prima parte di campionato. Una formazione capitanata da un Bonseri i cui numeri sono ormai paranormali e con alcune assenze importanti, a partire dai pali. Spoiler: non c'è Acerbis, portiere della difesa meno battuta del girone, ma la Tritium resta comunque la squadra con più rappresentanti. Per scoprire quali apriamo dunque le danze.
PORTIERE: MATTIA MICHELETTI (BRIANZA OLGINATESE)
Avere uno come Ivan Merli Sala a guidare la difesa davanti a sè certamente fa comodo, ma se la Brianza Olginatese può vantare la seconda miglior difesa del girone il merito va riconosciuto anche al suo ultimo baluardo. Difatti Mattia Micheletti non solo rientra nel trio di portieri con più porte inviolate - 8, come Paolo Acerbis della Tritium e Filippo Pelati dello Scanzorosciate -, ma è anche quello con la miglior media clean sheet/partite giocate, avendo disputato 16 incontri invece dei 17 dei due colleghi. Uno scarto minimo, certo, ma che per ora fa la differenza, così come lui l'ha fatta tra i pali dei bianconeri.
DIFENSORE: MATTIA MARZULLO (AC LEON)
In difesa, sì, ma il classe 2002 è un tuttofare della Leon. Il 3-4-3 di Quartuccio richiede infatti un faticoso lavoro sia difensivo che offensivo sugli esterni, e lui a destra ha più volte acceso il motorino per trasformare le azioni dei brianzoli. Esempio perfetto la semifinale d'andata con la Vergiatese, dove prima recupera palla, poi parte a razzo e chiude una triangolazione con un cioccolatino da scartare nel cuore dell'area di rigore. In campionato ancora deve arrivare il primo gol, però i 1246 minuti giocati in 15 partite fanno ben capire l'importanza di Mattia Marzullo negli schemi della Leon, e il 6.5 di media voto è quello del miglior fuoriquota nelle retrovie.
DIFENSORE: RICCARDO BERTAGLIO (TRITIUM)
Scegliere un solo elemento della difesa migliore del girone non era facile. Il già citato Acerbis e un leader come Mario Scietti erano due golose alternative, ma alla fine chi viene premiato è Riccardo Bertaglio che, oltre al suo innegabile contributo nel non prender gol, ne ha anche fatti 4, di cui la metà decisivi. A segno nei tris rifilati a Manara e AltaBrianza, il classe 1996 ha risolto le sfide vinte 1-0 contro Scanzorosciate e Leon, portando al mulino 6 punti fondamentali per blindare il primo posto in classifica.
DIFENSORE: THOMAS CAPELLI (MAPELLO)
Se si parla di difensori goleador non si può lasciare fuori dalla discussione il classe 1995 del Mapello, che vanta numeri da attaccante: 11 presenze, 8 reti e una media gol di uno ogni 120 minuti, la migliore all'interno della sua squadra. Numeri parzialmente giustificati dai calci di rigore (2), ma anche senza quelli l'apporto di Thomas Capelli in fase offensiva è inverosimile per un centrale. Volendo fare un paragone si potrebbe definire il classe 1995 il Sergio Ramos del Girone B, anche perché c'è una somiglianza pure sul temperamento, come dimostrano le 8 ammonizioni e l'espulsione rimediata nella sfida col Lemine Almenno. Qualche cartellino di troppo probabilmente, però decisamente ben bilanciato dalle prestazioni.
DIFENSORE: LUCA PALENI (SCANZOROSCIATE)
Disputare 16 partite da titolare su 17 per un totale di 1475 minuti giocati è già di per sè un bel traguardo, farlo quando sei un classe 2004 è veramente per pochi, se poi lo fai pure bene è cosa giusto per due ragazzi, e uno di questi si chiama Luca Paleni. Il difensore dello Scanzorosciate è uno dei profili più interessanti emersi durante questa prima parte di campionato, come dimostrano non solo il posto fisso conquistato in giallorosso - arricchito pure da un gol -, ma anche la convocazione nella Rappresentativa Under 19, culminata con la titolarità nel test vinto 7-1 con il Como Primavera e con la porta tenuta inviolata durante la sua presenza in campo. Prove e riprove del valore di un difensore da tenere d'occhio anche nel 2023.
CENTROCAMPISTA: ANDREA LAZZARO (TRITIUM)
Rispetto alla scorsa stagione sarà cambiata la maglia, ma la triade è rimasta la stessa: qualità, leadership e una voglia matta di vincere il campionato. Dopo esserci riuscito nella passata stagione con il Sant'Angelo, Lazzaro è stato uno dei nomi importanti presentati quest'estate dalla Tritium per andare a riprendersi subito un posto in Serie D. Le aspettative sul classe 1990 non potevano che essere alte, e finora sono state decisamente rispettate. Padrone del centrocampo biancazzurro, l'ex rossonero è una delle colonne portanti della squadra di Di Blasio, che l'ha schierato 16 volte su 17 per un totale di 1440 minuti giocati sui 1530 disponibili. A questo si aggiungono tre reti di pregevole fattura - vedi la punizione con la Pradalunghese o quella decisiva per stendere la Trevigliese - con cui ha già raggiunto il suo contributo offensivo nella cavalcata barasina della scorsa stagione. Che vada a finire allo stesso modo con la vittoria del girone? A metà stagione è presto per dirlo, però i risultati conquistati col Biscione parlano da soli.
CENTROCAMPISTA: YASSIN EL KADIRI (MAPELLO)
Per restare nella scia di una Tritium quasi perfetta non basta avere un top player in squadra, e anzi ce ne sarebbero anche altri di gialloblù da citare - vedi gente come Comelli e Ghisalberti -, ma il simbolo di questo Mapello non può che essere Yassin El Kadiri. In gialloblù da quando giocava negli Allievi, il classe 1997 è il punto di riferimento del centrocampo dei bergamaschi, come dimostrano i 1257 minuti giocati in 15 partite e una media voto di 6.6 che è tra le migliori del girone. A questo si aggiungono 5 gol, tra cui la doppietta nello scontro diretto con la Leon, che sono già uno in più rispetto a quelli realizzati durante tutta la scorsa stagione. Numeri in crescita così come quelli di tutta la squadra, pronta a seguirlo anche nel 2023 per tentare l'impresa di acciuffare il primo posto.
CENTROCAMPISTA: NICCOLÒ BARZAGO (TRITIUM)
I più attenti avranno notato che Luca Paleni è «uno dei due ragazzi» nati nel 2004 ad avere stupito in questo girone d'andata; l'altro? Eccolo qui: Niccolò Barzago, 18enne titolare nella Tritium capolista. Basterebbe già questo per far capire il perché della presenza del centrocampista nella Top 11 del girone d'andata, ma se vogliamo andare a fare le pulci allora saltano fuori le 17 presenze (16 dal primo minuto), i 1396 giocati al fianco di gente come il sopracitato Lazzaro e le due reti segnate, di cui una pesantissima con il Club Milanese, steso da una sua zampata al terzo minuto di recupero. Numeri importanti per un giocatore della sua età, che, se non bastasse, può vantare pure la partecipazione con tanto di gol - e una traversa - al test della Rappresentativa Under 19 con il Como Primavera, guarda caso lo stesso che ha visto nell'undici titolare pure il coetaneo dello Scanzo. Il curriculum del 2022/2023 è dunque già bello ricco, a tal punto che per Barzago si è presentata anche un'opportunità non da poco, ovvero un periodo di prova con la Primavera del Torino.
ATTACCANTE: MATTIA CHECCHI (CLUB MILANESE)
L'unico giocatore di una neopromossa presente in squadra, ma non poteva essere altrimenti. Se il Club Milanese può godersi un bel settimo posto in classifica una buona parte dei meriti va data a Mattia Checchi, autore di 13 dei 24 gol fin qui realizzati dai biancorossi. Più di metà delle reti totali, quasi una a partita realizzata, terzo posto nella classifica marcatori e quarto nella media gol/minuti (uno ogni 111): sono queste le statistiche con cui il classe 1995 chiude non solo un girone d'andata di assoluto livello, ma più in generale un 2022 da ricordare. L'arrivo al Club Milanese ha segnato infatti la rinascita di un attaccante che, dopo 5 anni di Eccellenza e uno di Promozione, era sceso in Prima Categoria con il Casorate Primo. A dicembre 2021 la chiamata dei biancorossi e un girone di ritorno da 11 gol in 17 partite, poi altri 4 nei playoff per trascinare la squadra al salto di categoria, per nulla patito nè da lui nè dai compagni. Ritrovato il suo habitat naturale, Checchi in sole 16 gare ha già centrato il suo record di reti in Eccellenza ed è solamente a 8 timbri dalla sua stagione più prolifica, ovvero quella di Gaggiano in Promo. La preparazione della torta salvezza sta dunque procedendo nel verso giusto, ora manca solo un po' di glassa e, perché no, una ciliegina personale.
ATTACCANTE: MACOUM EL HADJI GNINGUE (FORZA E COSTANZA)
Che l'apporto del sopracitato Checchi al Club Milanese sia da paura è fuori discussione, ma per gli ultimi due membri della Top 11 l'asticella si alza ancora di più. Il primo a modificare gli standard è il classe 1995 della Forza e Costanza, autore di ben 17 gol - solo 4 su rigore - in 17 partite. Una media di uno preciso a partita (uno ogni 87 minuti giocati), anche se il calendario recita due triplette (di cui una proprio al Club) e quattro doppiette, per un quantitativo di punti portati al mulino bianconero difficilmente calcolabile. La certezza, però, è che Gningue ha fatto più della metà di tutti i gol siglati dai bergamaschi, ovvero 32. Un apporto sicuramente ben oltre le aspettative, che potevano sì essere alte dopo i 19 centri fatti in Promozione con la Gavarnese, ma difficilmente si poteva pensare che l'attaccante al ritorno in Eccellenza dopo 7 anni potesse quasi eguagliare il suo record personale - 20 reti a Gorle in Prima Categoria - soltanto nel girone d'andata. Mantenere questa media nel 2023 non sarà facile, però se così fosse il quinto posto fin qui difeso potrebbe anche diventare qualcosa di più.
ATTACCANTE: MATTIA BONSERI (AC LEON)
Come si suol dire: «Dulcis in fundo». Se con Checchi e Gningue si è parlato di numeri incredibili, qui si va ben oltre: 22 reti in 17 partite (5 in più rispetto al secondo bomber del girone), una media di un gol ogni 68 minuti (minore di 19 minuti in confronto a quella del secondo in classifica) e nessun rigore. Se ciò non bastasse ci sono tanti altri dati da tirar fuori e confronti da fare. Aggiungendo anche gli 11 timbri in Coppa Italia, infatti, Mattia Bonseri ha già raggiunto quota 33 sigilli stagionali, e il 2023 deve ancora iniziare. Il paragone va fatto con le giuste proporzioni, ma difatto il bomber della Leon al 3 gennaio ha fatto più gol di Erling Haaland sia in campionato (22 a 21) che complessivamente (33 a 27), anche se con due partite in più a disposizione. Numeri senza senso per il classe 1995, che in un solo girone d'andata ha già segnato più di quanto fatto in tutta la scorsa stagione di Serie D, conclusa a quota 21. Se andiamo infine a considerare tutto il 2022, il totale del capitano della Leon sale a quota 42. Una cifra che nella classifica dei bomber dell'anno solare lo posizionerebbe terzo alle spalle di Bergson (46) e Mbappè (43), davanti ad attaccanti del calibro di Lewandowski (38), Nkunku (37), Taremi (31) e Benzema (30). Paragoni che potrebbero risultare azzardati, ma che riconsegnano l'immagine di un giocatore fuori categoria.