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Enea Benedetto torna a parlare: cosa succederà all'AS Torino Calcio?

L'ambiziosissima realtà nata dalla fusione del Sanmauro e dell'Accademia Torino potrebbe non cessare l'attività. Il presidente granata svela le proprie idee, ancora una volta mai banali

ENEA BENEDETTO ALESSANDRIA AS TORINO CALCIO

ENEA BENEDETTO: il presidente dell'Alessandria torna a parlare della sua "creatura", l'AS Torino Calcio

Per molti è l'uomo del momento, per altri è semplicemente il nuovo presidente dell'Alessandria. Enea Benedetto, per chi mastica di calcio in Piemonte, è un personaggio ampiamente noto a tutti, non solo per il tentativo di acquisto tempo fa del Torino FC con la Cordata Taurinorum, ma anche per il suo passato al Barcanova e per i contatti avuti al Novara, sempre nel tentativo di diventarne presidente.

Benedetto diverrà invece presidente del Sanmauro, rilevato dopo la promozione in Eccellenza dallo storico presidente Gerardo Angelicchio, con grandi obiettivi in mente e anche un tentativo di centrare i playoff già alla prima stagione. Questa sua idea però verrà soppiantata immediatamente da un'altra, ben più golosa: quella di costruire un "nuovo" Torino Calcio su misura, provare a partire dalle categorie minori del calcio con un nuovo sodalizio granata, unendo le forze con Paolo Bonacina, presidente dell'Accademia Torino. Dalla fusione nascerà l'Accademia Sanmauro Torino Calcio, abbreviata dallo stesso Benedetto come AS Torino Calcio, con un chiaro rimando al suo antico sogno, quello di guidare il Toro.


UN ANNO DISASTROSO

Non si può considerare un bilancio positivo quello dell'AS Torino Calcio in Eccellenza. Con soli 3 punti conquistati in 30 gare i granata sono stati di gran lunga la peggiore società di tutta la categoria, non avendo di fatto mai ingranato. Una rosa non all'altezza delle rivali è stato sostanzialmente il problema principale, con troppa concentrazione data ad altri fattori extra calcio come canali social (riciclando il vecchio profilo Facebook di Taurinorum), logo nuovo, mascotte con tanto di FunkoPop dedicato, inno ufficiale vari ruoli dirigenziali che poco hanno avuto a che vedere con il "calcio vero" (a cosa può servire un general manager coordinator in Eccellenza?). 

A far più rumore sono però stati i cambi in panchina. Tanti, troppi, ma abbastanza per scrivere un record a dir poco unico, ovvero di sette allenatori cambiati in 8 mesi, facendo meglio addirittura di Zamparini ai tempi del Palermo. Sintomo di un passo forse troppo più lungo della gamba, di tanti sogni di gloria sfumati sul nascere e una sensazione che, dopo un solo anno, l'AS Torino Calcio potesse sparire del tutto. A conferma di ciò il nuovo ruolo di Enea Benedetto nel calcio italiano, come presidente dell'Alessandria.


«VORREI DELLE ACCADEMY PER L'ALESSANDRIA»

Enea Benedetto ha spesso dimostrato di avere una testa che porta a tante, tantissime idee. Quella dell'AS Torino Calcio probabilmente non è stata troppo fruttifera, ma dopo il viavai di notizie su una possibile mancata iscrizione in Serie C (ampiamente smentita dal presidente e dai canali social dei grigi) Enea Benedetto è tornato a parlare del suo "primo amore" AS Torino Calcio, con la chiara intenzione di non volerlo abbandonare. «La squadra resta nei miei pensieri, ma è chiaro che ci sarà un ridimensionamento del tuttospiega Benedetto - Vorrei chiarire nei primi di giorni di luglio cosa diverrà questa società, ma l'intento è uno ed è più ampio: creare 2-3 Accademy per l'Alessandria, potendo magari contare su una società che ha una prima squadra in Promozione. Con l'intenzione da parte del Torino FC di investire con maggiore impegno nel femminile ridurrà l'interesse sul fronte Accademia Torino e posso anticipare che probabilmente le strade tra me e Bonacina si separeranno, ma non vorrei mollare una matricola che vive dal 1949, ovvero quella del vecchio Sanmauro. Chiarirò la situazione nei prossimi giorni».

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