Serie A
05 Ottobre 2023
MILAN • Davide Bartesaghi, terzino sinistro classe 2005: mercoledì sera era in panchina contro il Borussia Dortmund
Annone di Brianza, provincia di Lecco: una realtà di nemmeno 3mila anime, a due passi da Oggiono e dalla "SS36", la Strada Statale che collega Milano con l'altro ramo del Lago di Como. In quel paese è nata la storia del giovane talento che nelle ultime settimane ha monopolizzato l'attenzione dei tifosi milanisti e non solo. In quel paese, anzi più precisamente da una palestra di quel paese, è iniziata la storia di Davide Bartesaghi, terzino sinistro classe 2005 che ha conquistato Stefano Pioli: lunedì è arrivata la firma sul suo primo contratto da professionista, "festeggiata" poi mercoledì sera a Dortmund con la seconda panchina in Champions League dopo quella col Newcastle. Per l'esordio europeo ci sarà tempo, intanto Davide ha già collezionato 2 presenze in Serie A: di fatto, oggi, il vice Theo Hernandez è lui.
Una responsabilità non indifferente per un ragazzo che compirà 18 anni solamente il prossimo 29 dicembre. Un ragazzo che è al Milan da sempre, e che senza il lavoro di Mauro Bianchessi - all'epoca Responsabile dell'Attività di Base e oggi Direttore Tecnico del Settore Giovanile del Monza - oggi probabilmente vestirebbe la maglia di un'altra grande squadra della nostra Serie A: Davide Bartesaghi, infatti, era un "promesso sposo" dell'Atalanta. Ma un giorno, la sua storia cambiò: e cambiò esattamente nel giorno in cui Sergio Marelli - a quel tempo uno dei più apprezzati osservatori rossoneri - lo vide in quella famosa palestra di Annone di Brianza quando il ragazzo aveva solamente 8 anni. «Me lo ricordo come se fosse ieri - racconta l'osservatore che lo segnalò per primo al club rossonero - andai a vedere un torneo di calcio a 5 e mi rubò subito l'occhio: prendeva palla, faceva tutta la fascia e crossava con una facilità disarmante». Marelli - oggi al Monza anche lui - fa il nome di Bartesaghi a Bianchessi e gli viene assegnato il compito di seguirlo settimanalmente: «Una domenica si e una no andavo a vederlo, era impressionante già a 8 anni: poche volte ho visto un ragazzo di quella età con una corsa e un passo del genere». Alla fine, il sogno rossonero prevale e Davide Bartesaghi diventa un calciatore del Milan.
DAVIDE BARTESAGHI • Il momento tanto sognato: la firma sul primo contratto da professionista (foto acmilan.com)
Marino Frigerio e Marino Magrin i suoi primi istruttori, poi tutta la trafila fino alla Primavera e alla Serie A, con l'esordio in Milan-Verona: il giovane laterale mancino entra a 16 minuti dalla fine al posto di Florenzi sull'1-0 per i rossoneri in una partita tutt'altro che decisa, sintomo della fiducia che l'ambiente Milan - e Pioli su tutti - ripone nel ragazzo. Per arrivare a quel momento, però, di strada Davide ne ha dovuta fare e tanta: in Under 13 passa nelle mani di Marco Merlo, poi il biennio Under 14-Under 15 sotto le cure di Roberto Bertuzzo, uno che di giovani se ne intende parecchio. Lo stop per la pandemia gli fa saltare praticamente saltare l'anno in Under 16 (pur mettendo insieme qualche apparizione con i 2004 da sotto età), e così la stagione della consacrazione diventa quella successiva: nel 2021-2022 infatti è uno dei protagonisti della cavalcata dell'Under 17 di Lantignotti che arriva fino alla semifinale Scudetto persa contro il Bologna poi Campione d'Italia. Il salto in Primavera, l'anno scorso, non è stato dei più luccicanti: 17 presenze in campionato alternandosi con Andrea Bozzolan, classe 2004 oggi in prestito al Perugia in Serie C. Per Davide il percorso è stato diverso: aggregato alla prima squadra per la tournée americana, ha convinto lo staff tecnico a suon di prestazioni. Due spezzoni di gara contro Juventus e Barcellona, poi gli ultimi 12 minuti nel "Berlusconi" contro il Monza (tornando a incrociare le strade con Mauro Bianchessi e Sergio Marelli), infine la titolarità negli ultimi test contro Trento e Novara: a volte, giocando persino da difensore centrale. Un esperimento tecnico molto interessante per un ragazzo che ad Abate ricorda Bastoni - per qualità del piede sinistro e conformazione fisica - e che in futuro potrebbe anche ricoprire un ruolo diverso rispetto a quello attuale, il terzino sinistro a tutta fascia.
DAVIDE BARTESAGHI • Scatto amarcord ai tempi dell'Under 13: correva l'anno 2018…
Proprio quello di Sergio Marelli, osservatore di provata esperienza che Mauro Bianchessi ha ritrovato al Monza al suo ritorno in Lombardia dopo la lunga esperienza nella Lazio: «Sergio ha un occhio incredibile sui ragazzi di quella età, è un fenomeno in questo senso: a lui mi lega un profondo rapporto professionale ma anche di amicizia», racconta l'attuale Responsabile del vivaio brianzolo. Ed è proprio grazie a quell'occhio - e alla determinazione di Bianchessi oltre ovviamente alle qualità del ragazzo - se Davide Bartesaghi oggi è quello che è: uno dei talenti italiani più interessanti in assoluto. Che sogna di essere il futuro del Milan e, perché no, della Nazionale: «Sono molto onorato ed orgoglioso di continuare a fare parte di questa meravigliosa famiglia che mi ha cresciuto fin da piccolo», ha scritto sui social il giorno della firma. Durante l'allenamento successivo, la squadra gli ha dedicato un applauso fatto partire da Rafa Leao, non esattamente l'ultimo arrivato. Chissà se quel giorno, in palestra, Sergio Marelli si aspettava un epilogo del genere: per come correva e crossava, probabilmente si. Ora però gli occhi non sono più quelli dell'osservatore che lo portò al Milan, ma quelli di San Siro. Sono circa 160mila pupille, e non vedono l'ora di ammirarlo.