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29 Settembre 2022
Impianti sportivi, concessioni, bandi… Punto di svolta epocale nell’affrontare la tematica nell’agenda sociale, sportiva e politica da almeno 10 anni ma che, finalmente, a Torino e da Torino, sembra portare luce nuova e ritrovata linfa per arrivare a risolvere un rebus aperto da troppo tempo.
Svolta epocale percepita, tracciata ed emersa nella serata di incontro che si è tenuta martedì sera presso l’hotel Concord di Via Lagrange a Torino, organizzata dal Comitato Regionale Lnd Piemonte Valle d’Aosta del Presidente Mauro Foschia, a cui hanno partecipato i Presidenti delle Società del Comune di Torino e l’Assessore allo Sport di Torino, Mimmo Carretta, per affrontare la tematica riguardante la concessione degli impianti sportivi comunali, la grande difficoltà delle società a far fronte ad investimenti strutturati (vedi il rifacimento dei campi sintetici) a causa dell’assenza di concessioni a medio e lungo termine che possano consentire di affrontare tale impegno. Binari di discussione e confronto che hanno registrato la prima ‘svolta epocale’ sul tema: la volontà e la capacità di ascoltarsi e confrontarsi tra istituzioni amministrative cittadine e la ‘base’ costituita dalle associazioni sportive e nel caso specifico calcistiche. Incontro frutto di altri e numerosi confronti già avvenuti tra i rappresentanti delle istituzioni, che hanno portato, nella serata di martedì, a vedere una linea comune di lavoro, progettualità e collaborazione, soprattutto in tema di bandi, concessioni e affidamento diretto della gestione degli impianti stessi.
Un momento della serata di incontro all'hotel Concord di Torino (foto: Comitato Regionale Lnd Piemonte Vda)
«Sono soddisfatto per l’esito di questo primo incontro che ho voluto e concordato con l’Assessore allo Sport di Torino, in quanto la problematica delle concessioni è rimasta insoluta da troppo tempo penalizzando fortemente il futuro delle Associazioni Sportive torinesi, soprattutto in un momento economico drammatico come quello che stiamo vivendo» ha commentato il Presidente regionale Mauro Foschia. «Ora si è aperto un nuovo fronte e sono fiducioso sul fatto che la sinergia che si è instaurata questa sera possa nel breve portare ad una definitiva risoluzione del problema. La nostra azione non deve essere soltanto caratterizzata dalla mera gestione delle attività agonistiche, ma anche per favorire e migliorare i rapporti di cooperazione tra le istituzioni, gli enti locali e le Associazioni Sportive del territorio. Sarò sempre disponibile a creare opportunità come queste anche in altre zone delle nostre due Regioni, qualora le Società ne ravvisino l’esigenza».
Soddisfazione e piano di lavoro che sono piaciute alle società presenti (all’appello non mancava nessuno delle società sportive concessionarie di impianti nella città di Torino, ndr) che hanno salutato con positività la ritrovata volontà di agire, i principi e le linee guida che saranno alla base. E che ruotano attorno alla possibilità e volontà di sfruttare al meglio l’opportunità dell’entrata in vigore, dal 1 gennaio 2023, del Decreto 38 del 2021 in tema di affidamento diretto della gestione degli impianti sportivi, ad accompagnarsi e a fare da alternativa al ‘classico’ meccanismo dei bandi. «Credo e crediamo che il Decreto 38 sia una grande opportunità da cogliere - sottolinea ancora Mauro Foschia - perchè l’affidamento diretto potrebbe semplificare le modalità di assegnazione dell’impianto ma soprattutto garantire una progettualità concordata con l’amministrazione».
In sostanza, insieme al Comune di Torino attraverso l’Assessorato allo Sport, la volontà sarà quella di costruire un impianto che preveda che - nel momento in cui la concessione sarà in scadenza - la società e l’associazione che gestisce e ha avuto in concessione l’impianto, possa presentare un progetto, concordato con il Comune e che rispetti alcuni principi fondamentali, dall’efficientamento energetico al progetto sociale e non solo, e sulla base di quello concedere nuova concessione attraverso l’affidamento diretto per la gestione dell’impianto per una durata più estesa nel tempo. Il che potrebbe aiutare a risolvere anche il problema dei finanziamenti da ottenere per le società a fronte di spese importanti quali ad esempio il rifacimento dei campi sintetici ‘a fine vita’. Investimento corposo per cui, in sede di richiesta di finanziamento, le società potranno contare su un periodo di tempo di 10 o 20 anni di concessione, tali da rendere possibili sia le concessioni dei finanziamenti necessari, sia il tempo, per le società, di ammortizzare i costi negli anni.
«Credo che l’obiettivo di tutti, nostro come Federazione i primis, sia quello di rendere non insormontabili gli ostacoli da superare per le società e le associazioni sportive in tema di gestione degli impianti, investimenti e progettualità - conclude Mauro Foschia -. Sia il tema delle concessioni e dei bandi, così come i finanziamenti, le fidejussioni e le risorse per poter fare investimenti e poter recuperare, dovranno essere il frutto di un grande lavoro di squadra tra le varie componenti, ognuno per le proprie possibilità e competenze. Noi come federazione, le amministrazioni locali, le società la Regione, il Credito Sportivo e non solo. Pensare che ci sia una formula magica o un unica realtà in grado di risolvere problematiche di anni è impensabile ma la positività dell’incontro di martedì sta anche nell’aver visto da parte di tutti una grande voglia di confrontarsi, collaborare e fare ognuno la propria parte».
Soddisfazione e positività per la serata di confronto, arrivano anche dalle parole dell’Assessore allo Sport di Torino, Mimmo Carretta: «Serata e confronto assolutamente positivo. Il Decreto 38 può e deve essere una grande opportunità che non escluderà totalmente il principio dei bandi ma ritengo possa essere, come detto, l’opportunità per costruire un’alternativa credibile e positiva. Insieme alle associazioni sportive, che hanno dimostrato negli anni il loro impegno, credo si possano porre le basi per costruire insieme progetti mirati a concessioni durature negli anni. Il tutto per rendere migliore, più efficiente, tasparente e positiva la gestione degli impianti da parte delle associazioni, per semplificare e velocizzare i meccanismi di assegnazione e concessione, e soprattutto su progetti concordati negli obiettivi, nei contenuti e nelle finalità. Così da ottenere per tutti il risultato migliore per il territorio, le famiglie, i ragazzi e la collettività di cui gli impianti sportivi sono un aspetto fondamentale grazie all’attività delle associazioni che li gestiscono e li animano».
Decreto n. 38 del 2021 • Art. 5. Associazioni e Società Sportive senza fini di lucro
Le Associazioni e le Società Sportive senza fini di lucro possono presentare all’ente locale, sul cui territorio insiste l’impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento e per la successiva gestione con la previsione di un utilizzo teso a favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile. Se l’ente locale riconosce l’interesse pubblico del progetto, affida direttamente la gestione gratuita dell’impianto all’associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell’intervento e comunque non inferiore a cinque anni.
Durante la serata, ‘inevitabile’ anche un passaggio sul delicato e difficile momento in relazione all’aumento dei costi delle utenze e delle bollette. Tema su cui l’Assessore ha ribadito e ribadisce la difficoltà strutturali e generali del contesto in cui si vive e si opera, ma che ha visto il Comune di Torino prendere decisioni importanti: «In un momento così difficile la scelta dell’amministrazione è stata chiara. I costi sono aumentati per tutti, famiglie, società e anche per il Comune di Torino che, a fronte dell’enorme spesa in più da sostenere ha dovuto fare delle scelte nella ripartizione delle risorse. Dovendo purtroppo scegliere dove andare a tagliare la spesa a causa della situazione critica generale, la spesa sugli impianti sportivi però non è stata e non sarà toccata, per una scelta precisa di supporto, continuando a pagare la parte di utenze che spettano in base alle concessioni. Purtroppo, per chi le ha al 100% se non c’è e non ci sarà un intervento da parte del Governo a livello nazionale noi abbiamo poco margine».
L'Assessore allo Sport del Comune di Torino, Mimmo Carretta