Primavera 1
10 Novembre 2022
PRIMAVERA INTER: Stefano Di Pentima, classe 2004 in forza all'Inter
Quella di Stefano Di Pentima è una storia diversa dalle altre. Non tanto per l'inizio, essendo l'ennesimo giovane partito dall'oratorio che col duro lavoro ce l'ha fatta, quanto per lo svolgimento, specie in quello che è stato - ed è tuttora - il percorso con la maglia dell'Inter. Approdato in viale Liberazione nell'estate del 2020 dalla Vis Nova, squadra che l'ha valorizzato dopo i primi calci dati alla Polisportiva San Giulio, la squadra del suo paese, l'avventura tra i nerazzurri inizia però esattamente un anno dopo, nell'agosto del 2021. Nel mezzo una stagione da protagonista in prestito al Como, con il quale vince anche uno Scudetto - il secondo della sua carriera dopo quello con la Rapp Regionale nel 2019 - e si guadagna la fiducia del settore giovanile interista. L'annata con l'Under 18 stenta a decollare: tante panchine, pochi minuti (in totale 878) e una cocente eliminazione ai playoff contro la Fiorentina.
Leit-motiv che si protrae anche nella stagione successiva, quella del grande salto in Primavera. Almeno fino al 21 ottobre, una data speciale sia per Di Pentima che per l'Inter: l'esordio stagionale dal primo minuto per il classe 2004 e la primissima vittoria in campionato per i nerazzurri. Il palcoscenico è lo Stadio Torrini di Sesto Fiorentino, l'avversaria è la Fiorentina, il risultato è un 1-0 firmato da Iliev che dà una svolta radicale alla stagione sia dell'ex Vis Nova che dei campioni d'Italia in carica. Complice anche un cambio modulo con conseguente passaggio alla difesa a tre, dalla trasferta di Firenze per Di Pentima sono arrivate solamente maglie da titolare: in campionato contro Frosinone e Juventus, ma soprattutto in Youth League contro il Bayern Monaco. Un attestato di stima importante da parte di Chivu, ricambiato alla grande con prestazioni di livello e una personalità che da sempre lo ha reso ben al di sopra dei ragazzi della sua età.
Mettendo momentaneamente da parte gli aspetti prettamente calcistici, le tappe che lo hanno portato ad essere un titolare fisso confermano due dati di fatto. Numero 1: il duro lavoro paga, sempre. Numero 2: farsi trovare al posto giusto al momento giusto, come in questo caso, può cambiarti la vita. Quella di Di Pentima difatti si è quasi capovolta nel giro di qualche settimana. Prima l'addio all'istituto Iris Versari di Cesano Maderno e l'inizio del percorso scolastico all'Academy Internazionale Luigi Clerici di Milano, laddove finirà l'anno e sosterrà l'esame di maturità, poi una serie di convocazioni ad Appiano Gentile che gli hanno permesso di allenarsi con campioni del calibro di Milan Skriniar, Stefan De Vrij e Alessandro Bastoni. Il tutto chiaramente sotto gli occhi di Simone Inzaghi - con il quale non sono mancati colloqui individuali nel corso delle sessioni di allenamento - e al fianco di Alessandro Fontanarosa, compagno di reparto nella difesa a tre di Chivu nonché punto di riferimento per età (il difensore San Gennaro Vesuviano è un classe 2003) ed esperienza (già 36 presenze in Primavera tra campionato e Tim Cup).
Ritornando al Di Pentima calciatore, nella sua carriera si è specializzato principalmente in due ruoli: terzino sinistro e difensore centrale. Il primo l'ha accompagnato fino al suo approdo all'Inter. Alla Vis Nova prima e al Como poi, è stato impiegato sulla corsia mancina con ottimi risultati: tanta spinta, buone qualità in fase di impostazione e anche un apporto non indifferente in zona gol. Nei suoi anni i neroverde, con Morgandi prima e Nigro poi, sono stati ben 8 i sigilli messi a centro: uno ai tempi dell'Under 15 nella stagione 2018/2019, ben 7 l'anno successivo in Under 16. Tre invece le gioie con i lariani: una contro l'Alessandria il 25 ottobre del 2020, ultima giornata prima dello stop causa emergenza sanitaria, due contro Pro Vercelli e ancora Alessandria da aprile in poi in quella che, numeri alla mano, è stata poi la cavalcata fino alla conquista dello Scudetto al Benelli di Ravenna. Il secondo sta caratterizzando il suo percorso tra i nerazzurri: in un reparto a quattro con Zanchetta, in uno a tre con Chivu.
Per quanto riguarda il futuro, è tutt'altro che da escludere uno spostamento sul centro-sinistra come braccetto. Un po' alla Bastoni, giocatore che per certi versi lo ricorda molto: in primis fisicamente, visto parliamo di due Marcantoni da quasi due metri ciascuno, dopodiché per le caratteristiche, essendo entrambi mancini, eleganti palla al piede e devastanti nei colpi di testa. E considerando le possibilità di vederlo all'opera da vicino, la sensazione che Di Pentima possa quantomeno provare a seguirne le orme c'è tutta.