Serie D
01 Novembre 2022
Una cavalcata da sogno e per la storia alla conquista della prima e storica Serie D per il Chisola che vive una pagina ‘dolorosa ma necessaria’ dice il Presidente Luca Atzori dopo la decisione di esonerare Marcello Meloni, il tecnico di quella fantastica avventura, e affidare la squadra a Fabio Nisticò, curiosamente il predecessore di Meloni, già al Chisola nel 2019-2020 quando vinse una Coppa Eccellenza a Novarello contro il Baveno. Finisce così, dopo 11 giornate, 6 punti frutto di 1 vittoria e tre pareggi con 7 sconfitte, 9 gol fatti e 22 subiti il percorso di Meloni in Serie D col Chisola dopo la splendida stagione 2021-2022 che aveva portato, dopo la cavalcata nei playoff, alla conquista per la prima volta nella storia del club, la massima categoria dilettantistica d'Italia..
IL COMUNICATO DEL CHISOLA
L'A.S.D. Chisola Calcio comunica che si interrompe il rapporto professionale con Marcello Meloni, allenatore della Prima Squadra.
Una decisione che purtroppo si è resa inevitabile, a causa di questo difficoltoso inizio di campionato, nonostante il forte legame che si è creato con la società in questi anni trascorsi insieme, in particolare nella scorsa stagione, con la storica Promozione in Serie D, per la quale esprimiamo a Mister Meloni profonda riconoscenza.
Con l'augurio che le strade del Chisola e di Mister Meloni continuino ad alti livelli, la società ringrazia il tecnico e si riserva di comunicare nelle prossime ore il nome del nuovo allenatore.
Presidente Luca Atzori e Società.
Una ‘staffetta’ e una scelta non facile per il presidente Atzori e la società Chisola che sottolinea: «Non è stato e non è semplice fare certe scelte, soprattutto quando ci sono persone, legami e rapporti di un certo tipo, come nel caso di Meloni, ma come presidente e come società ho e abbiamo il dovere di provare fino all’ultima giornata e fino a quando ci sarà qualcosa da poter fare, per salvare questa categoria conquistata con una cavalcata fantastica ma frutto di programmazione e duro lavoro di un’intera società. Con Marcello e la scelta di cambiare, credo, seppur in maniera dolorosa, che ci siamo fatti un favore a vicenda. E mi spiego. Abbiamo capito in questi mesi, cosa significhi davvero fare la Serie D e volerla fare in una certa maniera. E non era e non sarebbe stato possibile nella situazione attuale. Marcello ha un lavoro e quindi non può avere la disponibilità e la possibilità di fare tutto quello che la categoria e gli impegni richiedono, mettendo anche lui in situazioni non semplici. Poi, con le nuove regole in vigore per gli allenatori, potrà anche eventualmente cercare e trovare altre possibilità anche in questa stagione. E stessa cosa vale e varrà per i giocatori. Vogliamo mantenere assolutamente questa categoria, raggiunta non certo ‘per caso’ e non senza dura e vera programmazione. E per questo vogliamo fare tutto il necessario e il possibile, fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Con Marcello abbiamo parlato e ci siamo confrontati, ovviamente lui ha difficoltà ad accettarlo e forse, giustamente, da tecnico, non lo farà mai, con lui un rapporto speciale, sul campo e non solo perchè anche lui tifa Cagliari!».
E, proprio sulla base di questi pensieri e filosofia, ecco la scelta di Fabio Nisticò, un ritorno: «Come detto vogliamo fare tutto il possibile e abbiamo deciso di chiamare, anzi, richiamare, Fabio Nisticò, allenatore con cui nel recente passato abbiamo alzato una coppa e vissuto una grande stagione ma il passato non conta. Già in mattinata era sul campo a dirigere l’allenamento perchè, come detto, abbiamo tutte le possibilità di lottare e giocarci la salvezza in questa Serie D e vogliamo assolutamente provarci fino all’ultimo. Non pensiamo di avere la ragione in tasca e non abbiamo certezza e presunzione di pensare di fare le scelte giuste, ma abbiamo e ho l’obbligo di prendere le decisioni che ci sembrano necessarie e, come detto, la situazione che si è creata, va e andava al di là dei singoli risultati. Se ad esempio domenica ad Asti non avessimo perso per un rigore diciamo dubbio… magari certe considerazioni sarebbero solo state posticipate ma la sostanza non sarebbe cambiata. Per questo, voglio sottolinearlo, che lo stesso ragionamento fatto con Meloni sarà fatto con i giocatori. Se si vive di passato e appagamento di ciò che di stupendo è stato fatto, questa non è la situazione che ci possa andare bene e quindi nelle prossime settimane, anche su giocatori e organico, potranno essere fatte delle scelte. Come detto sempre e solo con il desiderio e la volontà di fare il bene del Chjisola e dell’obiettivo salvezza. Poi se sbaglieremo e avremo sbagliato il campo e il resto lo diranno ma in questo momento sentivo e sentivamo la necessità di provare a correggere e cambiare».
Le immagini della vittoria in Coppa Eccellenza del Chisola con Nisticò nel gennaio 2020 a Novarello
«Sarà funzionale la gara di Coppa Italia con il Bra - conclude Atzori - che darà modo a Nisticò di fare delle prime valutazioni e scelte anche in funzione di domenica e del proseguitò del campionato. Ma soprattutto per domenica, in una sfida contro il Pinerolo che può valere una stagione e che mette in palio punti pesantissimi e una possibile svolta della stagione. Poi come detto, siamo pronti a fare e faremo tutto ciò che pensiamo e penseremo possa aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo». E non a caso. Già alla prima seduta di queste ore a Vinovo, in campo diversi giocatori ‘in prova’ e altri, probabilmente ne arriveranno. Poi saranno tecnico e società a fare le valutazioni definitive per ‘ricreare’ la squadra che dovrà lottare per un unico obiettivo: la salvezza.