Under 15 A-B
13 Ottobre 2022
UNDER 15 INTER: Giovanni D'Agostino, ex Juventus e ora punto fermo dei nerazzurri
Partiamo da un dato di fatto: i trasferimenti sull'asse Juventus-Inter, libri di storia alla mano, non sono proprio all'ordine del giorno. Eccezion fatta per Zlatan Ibrahimovic e Patrick Vieira, passati da Torino a Milano nella funesta estate del 2006, caratterizzata sì dall'impresa degli Azzurri di Marcello Lippi ma soprattutto dal caso Calciopoli, nel nuovo millennio i cambi di casacca (da Cannavaro ai più recenti Hernanes e Lucio) si contano sulle dita di una mano. Prendendo poi in considerazione il settore giovanile, il numero cala bruscamente tanto da rappresentare un evento decisamente eccezionale. Ad aggiornare i libri di storia ci ha pensato Giovanni D'Agostino, classe 2008 di Caserta, passato dalla Juventus all'Inter durante la scorsa sessione di mercato e divenuto in fretta un punto fermo della formazione nerazzurra ma non solo. Sì, perché Simone Fautario - anch'esso volto nuovo in viale Liberazione - non è l'unico a poter contare sulla classe del gioiellino campano visto che anche Massimiliano Favo, commissario tecnico della Nazionale Under 15, ci ha puntato senza indugi convocandolo per il doppio impegno di settembre contro la Slovenia.
Il motivo è riassumibile con una parola: talento. La prima società a capire quello di D'Agostino fosse fuori dal comune è stato il Napoli, che non ha perso tempo e lo ha prelevato dalla Casertana, squadra nella quale il classe 2008 ha mosso i primi passi sul terreno di gioco. Dopodiché il passaggio che di fatto ha contribuito a renderlo uno dei gioielli più promettenti dell'intero panorama calcistico italiano: quello alla Juventus. All'ombra della Mole gioca il campionato di Under 14 e, con 4 gol distribuiti in 11 presenze, contribuisce al raggiungimento della final four Scudetto. Sogno infranto in semifinale contro l'Empoli, sconfitto poi nell'ultimo atto contro l'Inter, la stessa che a Senigallia si è convinta nell'affondo per assicurarsi le sue prestazioni. Quest'ultimo si concretizza nel mese di luglio, quando il suo passaggio sulle rive del Naviglio diventa realtà.
Il resto è storia, e che storia! I primi mesi in nerazzurro sono quanto di più simile ci possa essere alla perfezione. L'esordio in campionato dello scorso 25 settembre contro l'Udinese lo vede titolare con la numero 8 sulle spalle: 70 minuti di ottimo livello nel reparto a tre di Fautario, giocando nel suo ruolo prediletto - la mezzala - e offrendo un contributo non indifferente in entrambe le fasi. Lo stesso è avvenuto la settimana successiva, il 2 ottobre, nella sfida interna contro il Sudtirol: maglia da titolare, questa volta la numero 7, e un gol che sicuramente ricorderà per sempre. È protagonista anche nella trasferta di Verona di domenica scorsa, questa volta subentrando ad Orlacchio nell'intervallo. Nel mezzo la doppia sfida di settembre alla Slovenia con la maglia della Nazionale: nella prima parte dal primo minuto e gioca un'ora di ottimo livello prima di lasciare spazio al milanista Comotto, nella seconda inizia dalla panchina ma Favo gli concede qualche minuto per far rifiatare il monzese Ballabio.
Centrocampista completo e duttile, fa del dinamismo e della fisicità le sue caratteristiche principali. Si trova a suo agio sia come mezzala in un reparto a tre che come mediano in un reparto a due, vanta un destro educatissimo sia quando c'è da manovrare che negli ultimi sedici metri e spicca anche per tempismo e qualità negli inserimenti senza palla. Caratteristiche alle quali va unità una personalità ben al di sopra della media: dopotutto non si lascia casa a meno di 14 anni senza avere quel qualcosa in più dal punto di vista mentale. E ancora, non si passa dalla Juventus all'Inter senza avere la fame e gli occhi della tigre.