Under 15
01 Dicembre 2022
Nuovo arrivo sulla panchina del Romagnano. Dopo le dimissioni di Gianluca Stocco è Fabio Sacchi a salire in cattedra per aggiustare la rotta dei novaresi.
Nella passata stagione, Sacchi ha condotto la squadra di eccellenza femminile del Bulè Bellinzago dritta verso i play off, dopo un campionato di spessore dove le sue ragazze si sono qualificate quarte. Una stagione ricca di successi e di soddisfazioni al termine della quale, però, i rapporti tra società e allenatore si interrompono fin troppo bruscamente.
«Dopo tutto il percorso che ho fatto mi hanno mandato via senza motivo. Penso che il lavoro svolto con le ragazze del Bulè nella passata stagione, avrebbe meritato maggior riconoscimento. Ho iniziato a lavorare con quel gruppo partendo da zero e ho contribuito personalmente alla sua formazione portando diversi elementi che conoscevo dallo zoccolo duro del Romagnano. Abbiamo fatto una stagione incredibile fino ad arrivare ai play off, poi però il direttivo è cambiato e hanno deciso di sostituirmi con un altro allenatore. Per me è stato come disconoscere il mio lavoro e ne sono rimasto molto deluso, tanto da decidere di prendermi un periodo di pausa dal mondo del calcio».
Periodo breve, però, perché per Sacchi è arrivato il momento di tornare in panchina, visto che la squadra del suo paese ha bisogno di lui.
«Non era mia intenzione tornare ad allenare, poi dal Romagnano, che è il paese in cui abito, è arrivata questa proposta. L’allenatore degli Under 15 Gianluca Stocco, aveva appena dato le dimissioni in un clima disteso e di reciproco accordo con la società. Io conosco Giancluca e so che è un gran professionista e che la sua scelta di lasciare la squadra è stata dettata dallo spirito di sacrificio. I ragazzi finora hanno fatto fatica a ottenere dei buoni risultati e lui si è messo da parte sperando che possa dargli una scossa. Per quello che riguarda me, invece, ho deciso di accettare perché in questa avventura ho intravisto una nuova sfida. E’ un ambiente diverso da quello dal quale provengo, totalmente nuovo, e non conosco nessuno dei ragazzi. Quindi è una tela bianca dove posso iniziare a disegnare qualcosa e mettere il mio timbro.Per questo ho deciso di accettare».
E l’arrivo del nuovo tecnico sembra già aver portato i suoi frutti, infatti nell’ultima giornata i ragazzi del Romagnano sono riusciti a contenere i Diavoletti di Riccardo Albeltaro ottenendo un inaspettato pareggio casalingo che ha frenato la corsa degli ospiti verso le parti nobili della classifica. Un punto importante perché fa morale, e rappresenta il primo passo per iniziare a scrivere un campionato diverso.
«L’incontro con i Diavoletti mi è servito per capire il livello del gruppo. Ho visto delle cose buone in campo, un ottimo giro palla e altre qualità che sono merito del lavoro del mio predecessore. Prima della partita ho seguito i ragazzi solo in due allenamenti, e sicuramente ciò che hanno portato in campo è frutto di un lavoro precedente. Io mi prendo il merito di avergli trasmesso un po’ di rinnovato entusiasmo e di consapevolezza.
E’ evidente che dobbiamo lavorare tanto, ma sono abituato a tirare fuori il meglio dagli atleti che seguo. Ho lavorato con prime squadre e ho sempre saputo adattarmi al gruppo che avevo, senza pretendere troppo dalla società, e sono sicuro che anche questa volta, lavorando, i risultati arriveranno».
Per ora né il tecnico né la società vogliono fare previsioni o porsi obiettivi precisi: «Il Romagnano è una società che mira alla crescita e alla formazione dei ragazzi, i risultati e le posizioni in classifica restano secondari. Sono io che invece tendo a pormi degli obiettivi, e anche se per adesso non so dove potremmo arrivare, sono ben intenzionato a dare il massimo a questo gruppo per fare quanti più punti possibile in campionato».