Giovanili
22 Aprile 2022
Fabio Isaia e Roberto Uranio, rivali in campionato in Under 15 con Borgaro e Volpiano
Si Comincia. Prima raffica di mercato di stagione. Dopo l’ufficialità di Rino Vanacore al Lascaris Under 16 si attende quella sempre più probabile di Andrea Mirasola sulla panchina dei 2006, dove riabbraccerebbe diversi suoi ex giocatori ai tempi del Pozzomaina. Il quadro della società bianconera potrebbe quindi completarsi con una possibile conferma di Luca Meschieri sui 2008 e le due panchine rimanenti, Under 14 e Under 19, rispettivamente a Roberto Pepe e Massimo Ricardo, anche se gli scenari rimangono aperti per queste due panchine.
Anche perché, rimanendo sul palcoscenico della prossima stagione Massimo Ricardo di chiamate dovrebbe riceverne. I soliti ben informati parlano di un possibile squillo da Volpiano per i 2007 che hanno già staccato il pass per la fase finale con Roberto Uranio in panchina che dovrebbe rimanere comunque in società per un’altra annata.
Sempre in zona Torino nord e sempre per i 2007 una notizia che è più di una voce è quella riguarda Fabio Isaia. L’allenatore del Borgaro in piena corsa per le fasi finali dietro di un solo punto al Lascaris secondo in classifica, lascerà la società di via Santa Cristina per tornare a casa. La sua dimora, quella in cui è cresciuto e in cui ha lasciato più che un saldo legame, ovvero la Pro Eureka.
Al posto di Fabio Isaia scende Mario Gentile, che lascia quindi la panchina dei 2006 nell’anno del Maggioni. Tiziano Gobbato lavora all’erede e un indizio potrebbe cadere proprio su un ex Borgaro, Maurizio Tonus, quest’anno allo Spazio Talent Soccer. Si parla di un possibile forte interesse del Nichelino Hesperia per Elio Bert, ex tecnico di Chisola, Cbs e quest'anno al Bacigalupo. Mercadante: sicuramente a fine stagione Beppe Naretto lascerà la società granata, nella futura Under 17 si sederà Giovanni Abate, che tiene quindi l'annata.
Giovanni Abate, tecnico del Mercadante Under 16 è confermato alla guida dei 2006 dopo la matematica certezza della promozione degli Under 16 ai regionali ottenuta in settimana (QUI L'ARTICOLO)
Movimenti possibili potrebbero esserci al Chisola: su Vinovo si intensificano le voci su due ritorni. Il primo, quello più chiacchierato, è quello di Luca Mezzano che potrebbe prendere una "Fascia Piena", quindi 2006 o 2008, questi ultimi che, lanciati nella corsa al titolo, finiranno il biennio con Renato Garrone. Un altro possibile ritorno potrebbe riguardare chi a Vinovo è di casa, ovvero Alessandro Locandro.
Dopo gli anni di pandemia, Alessandro Locandro potrebbe tornare in panchina.
Il primo a muovere le acque è stato Vincenzo Scalia, tornato al Pinerolo. La seconda notizia, che si avvicina verso un'ufficialità la migrazione di Francesco Sellitti dal Garino al Moncalieri. Il grande interrogativo poi, si sposta sul nuovo Chieri targato Stefano Sorrentino. Ds, allenatori, scenari,... tutto. Se per gli allenatori è ancora tutto fermo (ancora non è cominciato il giro di colloqui con gli allenatori), qualcosa si è mosso sulla figura del Responsabile del Settore Giovanile. La voce che vola di spogliatoio in spogliatoio è quella di una chiamata del tutto esplorativa tra le nuove alte sfere chieresi e niente meno che Omar Cerutti.
Per le nuove giovanili collinari il primo nome sulla lista corrisponde al Ds che in questa stagione potrebbe essere l'unico, o al massimo accompagnato da pochissimi altri, a piazzare 4 squadre su 4 alle fasi finali regionali. L'accoppiata sarebbe di quelle importanti, ma, come è facile da immaginare, togliere Cerutti da Alpignano non è affatto semplice. In prima battuta per la stagione di rifondazione (unita alla gloria) che l'Alpignano sta vivendo, ma soprattutto perché quella che si è creata in tanti anni tra la società e Cerutti è una vera e propria simbiosi che ha portato tanti di quei frutti che ora i biancazzurri si giocano tanto a livello di titoli regionali e si trovano al secondo posto di un niente nella SuperClassifica (QUI LA GRADUATORIA DELL'ULTIMO AGGIORNAMENTO).
Quando il Chieri chiama si preme il tasto verde, ma da qui a lasciare un habitat in cui si è fatto un cammino importantissimo il passo è molto lungo, specie se c'è un finale di stagione da protagonisti ancora da vivere.