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Fabio Miretti 'maturo': arriva il diploma sui banchi di scuola, ora aspetta la 'laurea' di Allegri

Il golden-boy, insieme a Gabriele Mulazzi e tanti ragazzi e ragazze del vivaio bianconero, ha raggiunto un importante traguardo

Fabio Miretti

Fabio Miretti ai tempi di quando era capitano nell'Under 15 bianconera e protagonista anche in Azzurro con l'Under 19

Calcio e scuola. Scuola di calcio e scuola di vita. In casa Juventus non si lascia nulla al 'caso', con la programmazione, l'organizzazione, la lungimiranza e gli ingenti investimenti riservati allo sviluppo della società ad ogni livello. In particolare nel settore giovanile dove il club bianconero primeggia da anni e dove è diventata un vero 'modello' in stile Ajax, Barcellona e le migliori e note 'accademie' per il calcio e non solo. 

Giocare nelle giovanili della Juventus oggi significa, così come 'ammiravamo' fino a qualche tempo fa le esperienze citate e per di più estere, fare un percorso di vita, e non solo calcistico, ai massimi livelli. E lo testimonia il traguardo raggiunto, e giustamente annunciato anche nelle news del sito ufficiale della Juventus, da parte dei propri ragazzi e ragazze che, oltre a militare nelle categorie giovanili bianconere, proprio sotto la guida attenta della società, svolgono, hanno svolto e ottenuto la maturità in un percorso di studi e formativo che va e andrà ben oltre il bagaglio 'tecnico' acquisito sul campo da quei ragazzi e ragazze.

Abbinare calcio e studi ai massimi livelli non è fattore trascurabile e soprattutto testimonia, così come dicono i traguardi raggiunti a livello organizzativo e strutturale da parte della Juventus che ad oggi possiede due 'case' invidiabili come il Vinovo Center e la Continassa, a cui ha abbinato la struttura del J Medical e servizi come il J Hotel. Tutto per offrire ai propri tesserati, di ogni età e categoria, il meglio per poter diventare calciatori, uomini e donne anche al di fuori del campo. Così, da anni, tutti i ragazzi del settore giovanile sono seguiti in percorsi di studi all'avanguardia e al massimo livello qualitativo a livello di proposte didattiche.

Per dare 'giocatori pensanti' al palcoscenico del calcio professionistico e della prima squadra, e offrire ai ragazzi un'opportunità che rimarrà per tutta la vita, anche e soprattutto nel caso in cui non tutti diventino professionisti e si dovranno confrontare con la vita quotidiana e il mondo del lavoro. Ritrovandosi comunque pronti e pronte. Così come lo sono e lo saranno fin da subito per grandi e affascinanti avventure calcistiche.

A cominciare da Fabio Miretti, passato dall'emozione della Serie A e della prima squadra, all'esame dietro ai banchi di scuola. Insieme a lui Gabriele Mulazzi, talento cristallino della Primavera, torinese doc e figlio d'arte, con papà Alberto, classe 1974 ex bianconero dove ha fatto tutta la trafila nelle giovanili nel ruolo che oggi si definirebbe 'esterno alto'. E con loro ragazzi e ragazze che meritano il plauso di tutti, perchè riuscire a conciliare impegni ad alto livello con altrettanto impegno di alto livello dietro i banchi di scuola, non è da tutti. 

Così la nota ufficiale del club bianconero a celebrare i propri ragazzi e ragazze che hanno brillantemente ottenuto la 'maturità':

Dal campo … ai banchi di scuola, sempre con la stessa dedizione e soprattutto con la stessa determinazione di sempre

Martedì 12 luglio, alla World International School (WINS), è stata una giornata speciale per tante giovani e tanti giovani bianconeri del nostro Settore Giovanile perché hanno raggiunto un traguardo importante nel loro percorso di formazione scolastica. Da oggi, infatti, sono MATURI!

E come dicevamo, a sorridere per avere ottenuto il diploma, sono in molti:

Nicole Arcangeli, Alessandro Citi, Federica D’Auria, Alice Giai, Shara Grillo, Tommaso Maressa, Fabio Miretti, Gabriele Mulazzi, Jenny Requirez, Asia Sargenti, Nicolò Savona, Riccardo Turicchia

Menzione speciale per Asia Sargenti che si è diplomata con un punteggio di 100/100.

E, ovviamente, un grande applauso a tutti i nostri ragazzi per questo splendido risultato.

Conciliare sport ad altissimo livello e studio non è facile, ma per la Juventus è una priorità. Il Club ci tiene a formare donne e uomini, prima di grandi giocatrici e giocatori e oggi è una giornata felice per tutti.

Congratulazioni ragazze e ragazzi!

Emozione per il 'diploma tra i banchi' arrivata dopo la 'laurea' sul campo conquistata qualche tempo fa. Da Serie A. Il suo debutto infatti, in casa, tra i propri tifosi, nel cuore del centrocampo con Bonucci che ti tranquillizza e Allegri pronto a darti fiducia e guidarti dalla panchina. Un sogno ad occhi aperti per chi mastica calcio ma soprattutto Juventus da prima di andare a scuola. Quella di Fabio Miretti è la storia che ci auguriamo di leggere per molti ragazzi, ma che ora siamo contenti di raccontare con il "Piccolo Principino" protagonista. Sì, perché il paragone con Claudio Marchisio viene quasi da sé visto le origini, il ruolo e i sogni da realizzare.

Pensare che tutto è iniziato grazie ad una navetta, divenuta poi mezzo di trasporto principale per il viaggio dei sogni di Fabio. Infatti, quando papà Livio doveva scegliere con la famiglia per il proprio ragazzo, era in mezzo a due fuochi: quello granata del Torino e quello bianconero della Juventus. A fare la differenza è stata proprio la comodità che offriva la Juventus in termini di mezzi di trasporto per accompagnare da e verso casa il piccolo Fabio, all'epoca residente a Saluzzo distante una cinquantina di km da Torino. Da allora, oltre 10 anni fa, Fabio Miretti ha indossato sempre e solo la maglia delle giovanili bianconere di cui, in varie annate, è stato anche capitano. Dai primi campionati 'nazionali' con l'Under 15, a salire fino ai massimi livelli di categoria e qualità.

Le soddisfazioni arrivate in maglia bianconera sono già tante: l'esordio con i Professionisti con l'Under 23, i primi gol ufficiali in carriera, la prima volta in Champions League contro il Malmoe e in Serie A, sia da subentrato che da titolare come successo proprio contro il Venezia. Senza dimenticare la meravigliosa esperienza in Youth League con Andrea Bonatti che ha sempre potuto contare su di lui per raggiungere la semifinale, sfuggita per un soffio ai rigori ma raggiunta anche grazie alle giocate e ai gol di Fabio, come quello contro il Liverpool a Vinovo in occasione dei quarti di finale che fino a quel momento sembravano stregati.

Adesso ad essere stregati sono i tifosi della Juventus di fronte al loro piccolo gioiello. "Titolare subito", "Ora non lo togliete dal campo", "Vietati i prestiti, fiducia e titolarità" si legge sui social, una Miretti-mania che Allegri ha voluto placare senza però togliere nulla alla prestazione di una giovane promessa ma con tante presenze in bianconero. Naturalmente ci riferiamo alle Giovanili, più precisamente dall'Under 15, con un totale di 131 presenze in campionato tra U15, U16, U17 (miglior stagione per gol, 15 in 17 partite), Primavera, Serie C e Serie A. Spesso da capitano, molto frequentemente decisivo, insomma un giovanotto con ben chiara l'importanza di vestire la maglia della Juventus.

Infatti Allegri non ci ha pensato due volte e nella trasferta di Genova ha regalato la seconda presenza a Miretti, annunciando già nella conferenza stampa la sua conferma e quindi titolarità anche contro il Grifone nel match di Serie A. Un'altra bella prestazione con conseguenti altri applausi per altri 74 minuti di Serie A per l'ex Cuneo che ha lasciato i suoi compagni sull'1-0 prima della rimonta rossoblu. Questa volta Miretti ha giocato da mezzala, approfittando della presenza di Arthur in regia e giocando insieme a Zakaria ai lati del brasiliano. Regalando uno dei pochissimi sorrisi al popolo bianconero in una serata davvero da dimenticare per la Juventus.

Dalle statistiche e dalle presenze del database di SprinteSport nelle gare di campionato ufficiali

Ma dietro a quel viso da ragazzo e quei capelli che da piccolo faceva crescere in onore del suo idolo Pavel Nedved, c'è un mondo tra cui la passione per il basket. Il suo idolo è James Harden, 'il barba', un altro atleta dall'elevate qualità tecniche e mentali in campo che lo rendono tra i più forti di sempre, capace di organizzare l'azione e andare al tiro con una facilità innata. Il cestista di Los Angeles però non ha ancora raggiunto il suo sogno, quello del titolo NBA paragonabile alla Champions League per il calcio. E se per Harden i quasi 34 anni possono cominciare ad essere un problema dal punto di vista del tempo, Fabio con i suoi 18 ha tutto il tempo dalla sua per realizzare il desiderio suo, di papà Livio e di molti altri tifosi bianconeri vale a dire la Coppa dalle grandi orecchie che manca a Torino dal 1996. Meglio però tornare con i piedi per terra, come ha sempre fatto Miretti d'altronde, un ragazzo molto umile che alle feste di Natale della Juventus non chiedeva mai né autografi né foto ai calciatori della Prima Squadra perché secondo Fabio: "Fra qualche anno ci arrivo anch'io coi grandi". Parole profetiche di un ragazzo che con tanta autostima, ambizione e carica sta realizzando i suoi sogni da bambino. E che ora sta affrontando, dopo la 'maturità' anche l'esame di laurea agli ordini di mister Allegri.

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