Under 19
02 Ottobre 2021
												Cipolla e Alario rivali e marcatori oggi, amici nella vita
Dopo la partita infrasettimanale di coppa, si torna a competere per il campionato e l’Assago è quasi obbligato essendo ancora a quota zero in classifica, a portare a casa punti sul difficile campo del Rozzano che guida la classifica a punteggio pieno. Le condizioni non perfette del terreno di gioco e la migliore condizione fisica ancora da trovare sono il perfetto antipasto per una partita maschia basata su molti contrasti piuttosto che su finezze tecniche e giocate corali. Il Rozzano è riuscita a mostrare una buona forza fisica e una apprezzabile capacità nel tenere il campo, almeno fino al sessantesimo minuto in concomitanza con l’espulsione di Barranca; l’Assago, dal canto suo ha messo in campo un’invidiabile tenuta mentale, non abbattendosi davanti alle difficoltà riscontate soprattutto nella prima frazione di gioco culminate con il rigore subito nel recupero da Cipolla, fondamentale per poter reagire quando la superiorità numerica gli ha permesso di prendere il controllo del gioco e trovare il pareggio di Alario.
 
Calci di rigore. Il primo tempo si è mostrato sin da subito basato su dei ritmi molto bassi di gioco e una grande quantità di duri contrasti seppur la maggior parte corretti, ingredienti che per ovvi motivi non sono i migliori per confezionare una partita esaltante e piena di brividi. L’Assago con la sua ferrea difesa schierata a tre uomini cerca di rimanere sempre ordinato e di sfruttare la rapidità dei propri giocatori offensivi; il Rozzano cerca di sfruttare al massimo la grande prestanza fisica dei propri giocatori, in particolar modo della colonna vertebrale della squadra, giocando su anticipi e duelli fisici sia aerei che non. I portieri rimangono spettatori non paganti per tutta la partita, ma in particolare nei primi quarantacinque minuti non vengono mai veramente sollecitati. Tutte le emozioni si concentrano nel recupero quando Maiorana riesce ad accentrarsi dal lato sinistro e a portare il pallone in area di rigore, dove viene fermato fallosamente da Bussi. Bakcha non ha dubbi e indica il dischetto del rigore precedentemente all’estrazione del cartellino giallo nei confronti del difensore ospite. Sul dischetto si presenta Cipolla che lascia immobile Montella e si dirige sotto i propri tifosi per festeggiare mentre l’arbitro sancisce la fine del primo tempo.
 
La profezia. La ripresa inizia con gli stessi ritmi e le stesse modalità di come era stato condotto il primo tempo, ma Nonno Alario durante l’intervallo si era impegnato in una profezia – seppur di parte – relativa all’ingresso e conseguente marcatura del nipote. Dopo venti minuti di battaglia fisica nuda e pura, al 23' Barranca si vede estrarre il secondo cartellino giallo per un intervento che da ammonito era assolutamente evitabile. La superiorità numerica porta Sabatino a ricorrere ai cambi, inserendo Alario e Garufi che avranno il merito di cambiare il volto offensivo della squadra. La profezia per essere completa, però, avrebbe avuto bisogno anche della marcatura di Alario e non solo del suo ingresso in campo. Al trentesimo Garufi riesce ad involarsi sull’out di sinistra e dopo aver saltato due diretti avversari ed essere entrato in area serve Alario che viene murato prima da Lorenzetti e poi da Monai. Il Rozzano fatica ad uscire sia per l’inferiorità sia per la stanchezza accumulata lasciando sempre più metri di campo agli avversari. A due minuti dal termine del match ecco la profezia avverarsi: Monai sbaglia una presa e lascia la palla sui piedi di Alario che tutto solo e con la porta vuota non può far altro che segnare. Il pareggio regala al pubblico un finale di passione, che però viene in parte rovinato da una gestione dei cartellini rivedibile che avrebbe potuto comportare una crescita del nervosismo piuttosto che una sua diminuzione.
IL TABELLINO
Rozzano-Assago 1 1
RETI: 47' rig. Cipolla (R), 30' st Alario (A).
ROZZANO (4-3-1-2): Monai 5, Barranca 5, Catalano 6, Ravarini 6.5, Lorenzetti 6, Fall Pape 7, Ferri 6.5 (43' st Abbondanza Simone), De Angelis Paolo 6.5, Cipolla 6.5, Maiorana 6.5 (27' st Festa 6), Guerrisi 6 (31' st Pavesi). A disp. Ronchetti, Rimi, Luciano, Cosmai, Scrivanti, Bergamaschi. All. Crippa 6.5. Dir. Ronchetti.
ASSAGO (3-4-1-2): Montella 6, Bussi 5, Quindici 6, Schiavoni 6 (24' st Garufi 6.5), Lombardi 6.5, Caprioli 6.5 (13' st Favaro 6), Deiana 5.5 (24' st Mione 6), Lavezzi 6, Mari 5 (17' st Alario 7), Magri 5.5, De Andreis 6. A disp. Pierro, De Silvestri, Tomasi, Milone, Castagna. All. Sabatino 6.5.
ARBITRO: Bakcha di Milano 5.
ESPULSI: Barranca (R), Rimi (R).
AMMONITI: Barranca (R), Barranca (R), Fall Pape (R), De Angelis Paolo (R), Cipolla (R), Guerrisi (R), Festa (R), Bergamaschi (R), Bussi (A), Quindici (A), Lombardi (A), Deiana (A).
ROZZANO
Monai 5 Purtroppo per i suoi il suo errore costa due punti, ma saprà di certo rifarsi nel corso della stagione.
Barranca 5 La sua grinta gli gioca un brutto scherzo portandolo ad affondare un intervento da ammonito in una posizione non pericolosa.
Catalano 6 Gioca da terzino bloccato e sul piede sbagliato fino all’espulsione, ma nonostante questo mostra un ottimo senso della posizione e buone capacità di lettura.
Ravarini 6.5 Guida la difesa con grande coraggio, qualità che gli permette di giocare continuamente in anticipo.
Lorenzetti 6 Prestazione tranquilla ed ordinata, anche per le non troppe sollecitazioni di giornata.
Fall Pape 7 La miglior definizione per lui è “tentacolare”, le sue lunghe leve e il suo fisico gli permettono di dominare il centrocampo.
Ferri 6.5 Ovunque si guardi in campo lui entra nel campo visivo, gioca da esterno per sopperire alla mancanza di spinta di Catalano, ma aiuta anche nel centro del campo. Utile. 
De Angelis Paolo 6.5 Tantissime rincorse e altrettanti interventi decisi, mediano vero.
Cipolla 6.5 Inizia la partita prendendo un giallo evitabile, poi mostra la sua voglia di lottare su ogni lancio e la sua freddezza su rigore.
Maiorana 6.5 Ha il grande merito di mettere pepe nelle azioni del Rozzano, una sua giocata permette di ottenere il rigore ai suoi.
Guerrisi 6 Come il suo compagno di reparto si distingue per la voglia e la forza fisica nel contrastare e nel pressare.
All. Crippa 6.5 Viste le qualità e i punti deboli della sua squadra prepara la partita in maniera ottimale, gli eventi non gli permettono di portare a casa i tre punti.
ASSAGO
Montella 6 Non gli viene richiesto nessun lavoro particolare e guarda la partita senza particolari sollecitazioni.
Bussi 5 La sua prestazione viene macchiata dall’ingenuo fallo che concede il rigore agli avversari.
Quindici 6 Porta avanti il compito di correre senza sosta lungo la fascia destra con invidiabile dedizione.
Schiavoni 6 Non sembra interessato a giocare di fino né quando deve contrastare né quando deve impostare.
24' st Garufi 6.5 Il suo ingresso subito dopo l’espulsione è come un fulmine nella partita grazie alla sua capacità nel creare superiorità numerica.
Lombardi 6.5 Capitano e comandante della sua difesa mostra un’ottima personalità sia orale sia quando si ritrova con il pallone tra i piedi.
Caprioli 6.5 Prestazione solida come terzo centrale di sinistra. 
Deiana 5.5 Prova a sbattersi muovendosi molto ma non riesce mai ad incidere veramente. 
Lavezzi 6 Ci mette tantissima grinta e cuore recuperando numerosi palloni e dando il suo apporto anche in costruzione.
Mari 5 Si trova troppo spesso isolato a combattere contro numerosi avversari, ovviamente fatica tanto.
17' st Alario 7 Entra e come un rapace sfrutta un errore avversario per segnare il gol del pareggio.
Magri 5.5 Costretto a fare più volte legna si trova molto spesso in difficoltà, anche n fase d’impostazione qualche errore di troppo.
De Andreis 6 Corre con continuità sulla fascia prendendo tanti calci e senza mai fermarsi.
All. Sabatino 6.5. Ha il merito di indovinare il cambio al momento giusto, l’ingresso di Alario e Garufi uniti alla superiorità numerica cambiano volte al match.
Crippa, allenatore Rozzano «Prendere gol così alla fine da fastidio e brucia tanto, ma abbiamo comunque preso un punto contro la squadra più forte del campionato. Sia martedì in coppa sia oggi penso che non abbiamo sfigurato contro di loro, non posso dire niente ai ragazzi. Il nostro obiettivo è fare bene, poi vedremo cosa succederà. La mia testa oggi era per mister Buratti e il Vittuone siccome è venuto a mancare stanotte.»
Sabatino, allenatore Assago «Sono soddisfatto perché quando vieni a Rozzano, con un campo difficile e una squadra forte guidata da due bravi allenatori, e porti a casa un punto va bene. Siamo in crescita, abbiamo tanti 2004 in lista e lo spirito di appartenenza mostrato in campo mi fa piacere. Ho scelto di non schierare Alario dall'inizio perché in settimana si è allenato da solo per dei problemi fisici e per questo motivo preferisco tenerlo come arma a partita in corso. Relativamente alla stagione, sappiamo di essere una buona squadra e guardiamo partita dopo partita.»