Under 15 A-B
05 Luglio 2022
UNDER 15 INTER: Daniel Curcio, punto fermo della rosa dei classe 2008
La storia parla chiaro: i trasferimenti sull'asse meneghina tra Inter e Milan hanno sempre favorito il Diavolo. Lo racconta il passaggio di Giuseppe Meazza in rossonero dopo più di un decennio in nerazzurro, ma soprattutto quelli di Andrea Pirlo e Clarence Seedorf dei primi anni 2000. Se l'acquisto a parametro zero di Hakan Çalhanoğlu ha quantomeno provato - e sta tuttora continuando a farlo - ad invertire questo trend negativo, a livello giovanile la musica è decisamente diversa. Mettendo da parte la telenovela Marco Fossati, approdato all'Inter dopo la trafila al Milan e dopo appena due anni ritornato nella Milano rossonera dove tutto ebbe inizio, la storia recente racconta di un giovane centravanti che, dopo l'addio al Diavolo dell'estate del 2016, pare abbia trovato la sua giusta dimensione con la maglia nerazzurra: Daniel Curcio. Classe 2008 di Tradate, provincia di Varese, vanta un doppio passaporto (il papà è italiano, la mamma è spagnola) e, dallo scorso 29 maggio, anche un Tricolore cucito sul petto.
Partiamo dalla fine, precisamente dalla final four Scudetto di Senigallia. In due giorni, tra il 28 e il 29 maggio, ci si gioca una stagione: in campo Inter, Juventus, Roma ed Empoli. A guidare l'attacco dei nerazzurri c'è proprio Curcio, uno dei giocatori più rappresentativi e protagonista di una stagione fino a quel momento entusiasmante. Sulle spalle la maglia numero 9, anche se per quanto fatto vedere nelle Marche sarebbe stata più azzeccata la numero 10: il motivo? Semplice, lo splendore e l'efficacia di due assist - entrambi in finale contro l'Empoli - che hanno permesso ai nerazzurri di Pedrinelli di salire sul trono d'Italia. Il primo è un qualcosa da vedere e rivedere: riceve palla spalle alla porta da La Torre, si beve un difensore e arriva sul fondo. A quel punto, col mancino, lascia partire un cross basso delizioso che Carrara deve solamente spingere dentro: 1-0. Il secondo è bello (filtrante spalle alla porta con il tacco), efficace (libera Grisoni in ottima posizione) e dannatamente decisivo: nuovo vantaggio Inter, questa volta definitivo visto che meno di dieci minuti dopo Pasqualini di Macerata fischia tre volte e fa partire la festa nerazzurra.
Nello Scudetto interista c'è tanto, tantissimo di Curcio. I due assist in finale hanno raccontato un finale degno dei migliori film, ma è stata l'intera trama ad essere favolosa. Dopotutto, i numeri non mentono mai e quelli di Curcio non hanno bisogno di particolari spiegazioni: 16 presenze e 10 gol in gare ufficiali. Il tutto da terminale offensivo del 4-4-2 nerazzurro: nella prima parte di stagione disegnato da Marco Sala, nel finale da Luca Pedrinelli. Con il primo ha giocato nei primi mesi quando ancora i due gruppi dei 2008 erano divisi, con il secondo ha invece messo in campo tutto il suo talento dalle fasi finali in poi. In fin dei conti, i giocatori come Curcio mettono d'accordo chiunque capisca di questo sport: fisicità, senso del gol dinamismo e generosità. Caratteristiche da centravanti vero, tant'è che l'Inter non ha avuto alcuna intenzione di lasciarselo sfuggire e lo scorso giugno gli ha fatto firmare il cosiddetto "4+1": vincolo che legherà il classe 2008 ai nerazzurri per diversi anni.
Non è chiaro cosa stiano nella sponda rossonera del Naviglio, ma probabilmente le mani se le stanno mangiando. L'addio di Curcio ai colori rossoneri è avvenuto nell'estate del 2016 a seguito del divorzio tra il Milan e Andrea Biffi, suo allenatore al Vismara nonché mentore e figura di riferimento per la sua crescita sportiva. Tempo qualche mese e la casa calcistica del baby centravanti diventa l'Inter, per quello che non è altro che l'ennesimo trasferimento sull'asse meneghina. Gli anni successivi sono un trionfo, sia individuale che come squadra. Partita dopo partita si guadagna sempre più spazio, fino a diventare uno dei punti salti dei classe 2008 dell'Inter. Dovendo trovare un pelo nell'uovo, ciò che manca a Curcio è il gol dell'ex al Milan in gara ufficiale: sebbene non siano mancati i successi contro il Diavolo, un sigillo contro il suo passato - come avvenuto nella finale dello scorso Torneo Annovazzi - non sarebbe affatto male. Tuttavia il tempo per farlo non manca affatto, visto che da settembre l'eterna sfida contro il Milan si arricchirà di un altro capitolo.
Uno dei protagonisti sarà proprio lui: Daniel Curcio. Un quattordicenne come tanti, cresciuto a pane e pallone e follemente innamorato di CR7. Dai primi anni all'Insubria fino all'Under 13 nerazzurra è stato proprio il 7 il suo numero di riferimento, fino al passaggio alla numero 9 durante la stagione appena conclusa. Una maglia indossata da grandissimi campioni, del presente e del passato: la sua risposta? 21 gol e 40 assist, considerando tutte le partite - anche amichevoli e tornei - giocati quest'anno.