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Rappresentative

Quando la Rapp ti cambia la vita: tutti i giovani talenti del domani volati nei professionisti

Storie di calciatori passati nei prof dopo essersi messi in mostra con le formazioni del CR Lombardia

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A sinistra Gianluca Raimondi del Monza, a destra Marco Vanzulli dell'Inter, rispettivamente ex Lombardia Uno e Uesse Sarnico

Partiamo da un dato di fatto: giocare in Rapp può cambiarti la vita. Di Rappresentative ce ne sono di ogni tipo: quella Provinciale, il cui obiettivo è formare un gruppo per partecipare al Torneo delle Province; quella Regionale, finalizzata alla preparazione del Torneo delle Regioni; quella Nazionale, destinata sia ai Dilettanti (Rapp LND) che ai professionisti (Rapp dei vari Under Serie C). La musica è la stessa ogni stagione: a ottobre i raduni per la prima scrematura, a dicembre l'inizio delle amichevoli - parlando di Rapp Regionale, sempre contro squadre di livello Nazionale - per iniziare a restringere il cerchio, a febbraio gli ultimi preparativi, in primavera le varie competizioni. La macchina organizzativa include diverse personalità: dagli allenatori ai preparatori atletici, passando per gli osservatori e tutte quelle figure che in questo progetto, per passione, danno anima e corpo. Tutti con uno scopo preciso: scoprire i migliori giocatori per ottenere il miglior risultato. In questi termini la Lombardia, in particolare con il progetto della Rapp Regionale, può fare da scuola. Con l'insediamento di Carlo Tavecchio alla guida del CRL le selezioni lombarde sono tornate a risplendere e ad occupare un ruolo importante in comitato, tanto che lo stesso Sergio Pedrazzini - nominato nelle ultime elezioni vicepresidente vicario - non ha mai mancato un raduno e si è mosso sempre in prima persona per il progetto Rapp. Progetto che il prossimo aprile, precisamente dal 20 al 27, sosterrà l'esame più importante: il Torneo delle Regioni.

AMBIENTE

I vari staff lombardi, dall'Under 19 al Femminile, sono tuttora al lavoro per farsi trovare pronti all'appuntamento piemontese. Un lavoro già di per sé complesso, reso tuttavia ancor più complicato dalle ultime due sessioni di mercato. Sì, perché si contano ben 12 giocatori (12!) volati nei professionisti. La stragrande maggioranza riguardano l'Under 17, tant'è che Daniele Tacchini si è visto portar via ben 10 possibili protagonisti, di cui 6 a cavallo tra dicembre e gennaio. Discorso diverso per Under 19 e Under 15, con Medici e Peccati costretti a rinunciare "solo" ad una pedina ciascuno. «Siamo soddisfatti - spiega Tacchini, coordinatore tecnico di tutte le categoria - perché nel nostro piccolo siamo riusciti a garantire un certo tipo di vetrina a questi ragazzi». E che vetrina, aggiungiamo noi. Per capirlo sarebbe sufficiente prendersi un pomeriggio per andare a seguire la Rapp. Che sia un semplice allenamento o un'amichevole contro Inter o Milan non ha importanza, perché le tribune saranno sempre gremite. Certamente di genitori, ma anche - e soprattutto - di addetti ai lavori, direttori sportivi, talent scout, osservatori, procuratori. Dopotutto, esiste un modo migliore per vedere all'opera - tutti assieme e in un colpo solo - i giocatori più forti della regione?

TRASFERIMENTI

È proprio così: la Rapp può cambiarti la vita. Come detto, da luglio ad oggi sono ben 12 i passaggi nei professionisti. Il più piccolo è Emiliano Toledo, classe 2008 passato a gennaio dal Mazzo al Como. Un giocatore polivalente, dotato di un fisico statuario e punto fermo della formazione di Gabriele Peccati. Almeno fino a dicembre, visto che il grande salto l'ha poi spinto verso il professionismo. Che sia stata proprio l'amichevole giocata con la Rapp contro il Como (leggi l'articolo) a convincere i lariani? Chissà, certo è che l'ottima prestazione dello scorso 22 novembre a Cantù male non ha fatto. Come del resto quelle che hanno visto protagonisti i classe 2006 Thomas Corradi, Enrico Zorzi e Riccardo Pavesi, tutti e tre protagonisti del test match dello scorso 21 dicembre contro la Cremonese (qui la cronaca del match). Ironia della sorte, neanche un mese dopo si sono ritrovati nuovamente compagni di squadra, ma questa volta con la maglia grigiorossa: se i primi due sono stati prelevati direttamente dalle rispettive squadre di club (Franciacorta il primo, Castiglione il secondo), il terzo è sbarcato a Cremona dopo aver firmato per l'Inter (leggi la notizia), che ha preferito girarlo in prestito per sei mesi al fine di valutare, eventualmente, un rientro nella Milano nerazzurra dal prossimo luglio. Un viaggio simile a quello dell'ex Luisiana lo ha fatto anche Lorenzo Lischetti, che dalla Varesina è stato acquistato dall'Inter per poi trasferirsi momentaneamente al Como. Chiudono l'elenco delle mosse di mercato concretizzatesi in questa sessione, ovvero quelle che hanno visti protagonisti Andrea Vaccarella, Bilel Ben Attia e Niccolò Barzago: i primi due, entrambi classe 2006, prelevati dal Sangiuliano City rispettivamente dal Club Milano (leggi l'articolo) e dal Caravaggio; il terzo, classe 2004, passato dalla Tritium al Torino (leggi l'articolo).

LUGLIO 2022

Facendo un passo indietro allo scorso giugno l'elenco si allunga. In questo caso parliamo di soli classe 2006, tutti protagonisti della scorsa edizione del Torneo Eusalp in Trentino Alto Adige - competizione che ha visto la Lombardia imporsi in finale al contro la Rapp Nazionale. Parliamo di Daniel Bersanetti, Marco Vanzulli, Gianluca Raimondi e Michele Zagaryuk. Chi più chi meno, stanno tutti affrontando la primissima stagione nei prof. 

  • DANIEL BERSANETTI: di ruolo portiere, è passato la scorsa estate dal Caravaggio all'Albinoleffe. Nella sua prima parte di stagione ha collezionato solamente 259 minuti distribuiti in 3 presenze, tutte in Under 17 Serie C. Tuttavia, qualche soddisfazione se l'è tolta aggregandosi alla formazione Primavera - con la quale è stato chiamato 8 volte senza però mai scendere in campo - ma soprattutto alla prima squadra. Sono ben 4 le convocazioni in Serie C: dalla 2ª alla 4ª giornata contro Pro Sesto, Pergolettese e Piacenza, e alla 19ª in occasione della sfida al Pordenone.

  • MARCO VANZULLI: passato all'Inter dopo 38 gol stagionali con la maglia dell'Uesse Sarnico (clicca qui per l'articolo), è parte integrante dell'Under 17 di Tiziano Polenghi. In maglia nerazzurra conta già 14 presenze, 2 delle quali dal primo minuto. Quest'ultimi, in totale 367, uniti dal numero dei gol (5), raccontano di una media realizzativa super: un sigillo ogni 73 minuti giocati. Meglio di lui soltanto quattro mostri sacri della categoria: Giacomo Gabbiani della Cremonese (57), Diego Sia del Milan (64), Mattia Mosconi dell'Inter (68) e Nouroudine Faye sempre della Cremonese (70). Insomma, un impatto niente male al mondo nerazzurro.

  • GIANLUCA RAIMONDI: ai più conosciuto come formica atomica, è un giocatore offensivo tanto "leggero" quanto rapido. Quando parte palla al piede è quasi impossibile fermarlo, chiedere conferma ai difensori dell'Inter: la retroguardia nerazzurra - in occasione della sfida di campionato dello scorso 29 gennaio - prima non è stata neanche in grado di stargli dietro dopo una splendida azione solitaria partita da centrocampo, poi è stata punita in zona Cesarini con un gol - il terzo in stagione - che ha fatto cantare Lasanadra. Arrivato dal Lombardia Uno in punta di piedi (clicca per l'articolo), rappresenta il classico dodicesimo uomo: le presenze sono ben 13, ma 11 delle quali sono arrivate entrando a gara in corso. Anche in questo caso la media gol è inequivocabile: una rete ogni 94 minuti.

  • MICHELE ZAGARYUK: fantasista ucraino di tecnica, estro e fantasia, è passato in estate alla Cremonese (clicca per leggere l'articolo) dopo aver giocato - e dominato - da sotto età in Under 17 Élite con la maglia della Trevigliese. La sua stagione a Cremona è un continuo crescendo. Dopo qualche difficoltà iniziale è infatti riusciti a ritagliarsi il proprio spazio, finendo così per essere utilizzato 11 volte per un totale di 289 minuti.

GLI ALTRI

Allargando ulteriormente il raggio è chiaro che il numero di trasferimenti aumenti a dismisura, figuriamoci andando indietro nel tempo. Ci sono però storie che non possono non essere menzionate, su tutte quelle di Nicolò Rovella. L'attuale centrocampista del Monza di Palladino ha giocato - e vinto - il Torneo delle Regioni con la maglia della Rappresentativa Regionale: era il 2016 ed era un promettente giocatore dell'Alcione. L'estate successiva si concretizzò il trasferimento al Genoa, dopodiché il resto è storia... E che storia! Un esempio più recente riguarda la Rapp Under 15 che nel 2019 a Fiuggi alzò al cielo lo Scudetto.

Di quella formazione, allestita magistralmente da un "guru" delle Rapp quale Cristiano Gazzola, la stragrande maggioranza ha fatto strada: su tutti Luca Bonassi e Stefano Di Pentima. Se i vari Francesco Zambelli e Riccardo Silba (passati dall'Inter ed ora rispettivamente all'Albinoleffe e alla Casatese) possono dire di essersi messi in mostra in occasione dello Scudetto vinto nel Lazio ed essere passati subito nel calcio che conta, per gli altri due è andata diversamente. Per arrivare alla Primavera dell'Empoli Bonassi è passato da un'altra Rappresentativa, quella Under 18 LND: dopo essersi messo in mostra alla Shalom Cup del 2021, l'ex Ponte San Pietro - squadra con la quale ha anche esordito in Serie D - ha attirato l'attenzione dei toscani che non ci hanno pensato due volte ad assicurarsi le sue prestazioni (leggi l'articolo). Di Pentima è sbarcato all'Inter dopo un altro anno nei dilettanti - giocando nell'Under 16 Regionale della Vis Nova - e uno Scudetto vinto nel luglio del 2021 al Benelli di Ravenna con la maglia del Como (leggi l'articolo). Dopodiché il capitolo Inter... E che capitolo! 

Ma non è finita qui. Tuttavia non basterebbe un libro per raccontare tutte le "storie di Rapp", nel frattempo una cosa è certa: se ci sono il talento, la voglia, la fame, l'ambizione e la testa, giocare in Rapp può cambiarti la vita. Per davvero.

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